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Tutte le Stelle della Champions: Juve serve un'impresa non un miracolo

3' di lettura 26/02/2016 - La perfezione del 'guardiolismo' dura un'ora, un'ora dentro la quale c'è tutta la filosofia del calcio del tecnico spagnolo, un calcio fatto di possesso palla e supremazia assoluta che irretisce la finalista della passata edizione a casa sua rendendola assai piccola. Le partite però non durano 60 minuti ed allora...

Dentro questo 'allora' ci sono 30 minuti di speranze, di gol di caparbietà che rimettono la Vecchia Signora in carreggiata con nuovi scenari tutti da vivere nel ritorno in Germania. Il Bayern Monaco (con il Barcellona) è l'unica squadra in Europa che può essere considerata al di sopra della Juventus. Nella partita di Torino i tedeschi hanno dimostrato questa supremazia in maniera inconfutabile. Considerate anche le numerose assenze bisogna dar atto che quella disegnata da Guardiola è una squadra che sfiora la perfezione. Gli ultimi 30 minuti della Juve di un Allegri ispiratissimo fin dalla vigilia del match con dichiarazioni da vero condottiero che crede nei suoi uomini, lasciano però sperare ad un finale a sorpresa.

Sarà un qualcosa di difficilissimo, di epico...sarebbe un'impresa ma non un miracolo, questa Juventus è la stessa che ha eliminato con pieno merito il Real Madrid di Cristiano Ronaldo lo scorso anno. Non dimentichiamolo.

Servirà la partita perfetta, un pò di fortuna e che Guardiola ed i suoi incappino in una serata no, che magari rimangano per 90 minuti davanti allo specchio ad ammirarsi compiaciuti e distratti mentre Buffon e compagni mettono a segno il più perfetto degli Italian Job. I favoriti sono i baveresi si intende ma la porta ai quarti di finale è rimasta semiaperta e per chiuderla in faccia a questa Juventus orgogliosa ci vorranno molto di più di 60 minuti di pura bellezza.

Per la Roma invece la questione è compromessa e ad essere buoni potremmo dire che servirebbe un miracolo, ma tutti sono consapevoli che non basterebbe nemmeno un'intervento divino per passare il turno. Peccato però perchè i due gol di differenza che hanno segnato l'andata contro il Real Madrid sono andati oltre i meriti dei blancos ed i demeriti giallorossi, fatto sta che i quarti sono compromessi. Nella capitale sembrano già contenti di essere usciti dal campo a testa alta, memori di umiliazioni europee che hanno segnato troppo spesso un'ambiente già difficilissimo. Meglio concentrarsi sul campionato allora e provare a ricucire il grande strappo tra Totti e Spalletti che se superato potrebbe rafforzare l'ambiente ma che se invece ha degli strascichi negativi potrebbe far vivere un finale di stagione bellico a tutto l'ambiente. A Madrid quindi per portar a casa la pelle e possibilmente pochi gol.

La Stella delle Stelle: Leonel Messi
Mi scuso per il fastidio che posso provocare nell'essere ripetitivo scegliendo ancora il fenomeno argentino ma se non bastasse la doppietta di Londra contro l'Arsenal più forte degli ultimi anni, vi invito semplicemente a dare un'occhiata ai suoi numeri su wikipedia, le sue statistiche dicono molto di più di tanti aggettivi. Scusate ancora ma...


di Marco Strappini
redazione@viverejesi.it

 





Questo è un articolo pubblicato il 26-02-2016 alle 18:14 sul giornale del 27 febbraio 2016 - 951 letture

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