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Continua il caldo record, da Coldiretti emergenza siccità. Consumi acqua sotto controllo

2' di lettura 26/06/2017 - E' un'estate decisamente calda, quella che si è appena aperta, con allerta per la siccità e i malori. In realtà la morsa del caldo si fa sentire già da alcune settimane, con temperature massime superiori a 4,4 gradi in più rispetto alla media del periodo, e allarme scattato in alcune regioni italiane.

Nella Marche la situazione è ancora sotto controllo, ma in constate monitoraggio. Le temperature hanno sfiorato nei giorni scorsi i 35°, e anche la brevissima ondata di maltempo di domenica, che ha reso le temperature più miti, non potrà ostacolare il ritorno alle alte temperature previsto nei prossimi giorni.

Intanto la Multiservizi, che aveva già invitato ad usare l'acqua con parsimonia, rinnova l'invito ad un uso ancora più responsabile dell'acqua. Il comune di Jesi ha diramato la nota attraverso l'App e Telegram.

Preoccupazione da Coldiretti, per il caldo record. Ma la più garnde preoccupazione è l'assenza di pioggia: "E' caduto il 79% di pioggia in meno rispetto allo scorso anno. A soffrire sono ora un po’ tutte le colture a partire dai foraggi per l’alimentazione degli animali, con cali di produzione stimati fino al 30-40%. Situazione difficile pure per il mais che in questa fase di crescita avrebbe bisogno di acqua, con il rischio di un crollo della produzione per un tipo di coltura molto sensibile alla mancanza di precipitazioni. In sofferenza anche il girasole, in fase di crescita assieme agli ortaggi (dalle insalate alle zucchine, dai pomodori ai sedani, dai meloni ai cocomeri), specialmente in quei terreni dove non ci sono impianti di irrigazione".

C'è solo la frutta, più precisamente gli alebri da frutto a tenere botta al caldo: "Le piante stanno ancora resistendo ma se non pioverà entro una settimana entreranno in stress idrico e le conseguenze si sentiranno sui frutti, che saranno mediamente più piccoli, con un calo quantitativo, anche se la qualità è salva. Tra l’altro quest'anno la stagione per pesche e albicocche è anticipata di una ventina di giorni proprio a causa del caldo anomalo registrato in primavera. Ma è emergenza pure nelle stalle con le mucche che a causa dello stress da caldo stanno producendo fino al 20% di latte in meno".


   

di Cristina Carnevali
redazione@viverejesi.it





Questo è un articolo pubblicato il 26-06-2017 alle 12:02 sul giornale del 27 giugno 2017 - 1218 letture

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