Sanità, Mancinelli e Viscio: 'Incontro tra sindacati e Ceriscioli, attendiamo tante risposte'

La speranza è che venga rotto finalmente il muro di gomma del silenzio, e che trovi un attimo di tempo per parlare e risolvere definitivamente anche le seguenti questioni regionali, tra le più importanti ed urgenti, ricordato che gli sono state poste a più riprese, non ricevendo mai risposta.
A partire dal problema degli straordinari non garantiti al personale turnista delle Aree Vaste nei festivi infrasettimanali.
La legge regionale n.8 del 21 marzo 2017, da lui fortemente voluta per uniformare gli istituti contrattuali ed i relativi trattamenti economici dei dipendenti, ha finora deluso, sancendo l’incapacità di corretta traduzione da parte di chi avrebbe dovuto applicarla coerentemente.
Mai chiarite le motivazioni sul perché abbia permesso che i fondi contrattuali, dal 2015 in poi, siano stati quantificati dall’ASUR piuttosto che dalla Regione Marche, cui competeva per legge regionale, con la conseguenza che sono stati determinati erroneamente, calcolati prendendo in considerazione soltanto il personale in servizio a tempo indeterminato, escludendo tutto il restante personale a tempo determinato, compreso gli stabilizzandi, contrariamente al dettato normativo prescritto dal CCNL Sanità.
Ciò è stato causa di tagli irregolari ai fondi contrattuali con ricavo di risparmi economici regionali.
Circostanza che, oltre a preoccupare grandemente per l’esclusione dei precari dalle spese del personale, ha reso fin da subito i fondi contrattuali incapienti ed asimmetrici rispetto alle esigenze dei LEA, ed a pagarne le conseguenze soprattutto il fondo contrattuale del lavoro straordinario, del servizio della pronta disponibilità, e delle indennità per particolari condizioni di lavoro.
Eppure, consapevolmente, proprio per correre ai ripari, con CGIL CISL UIL, aveva sottoscritto il Protocollo d’Intesa Programmatico regionale sui fondi contrattuali, approvato con Delibera della Giunta Regionale n.1638 del 27 dicembre 2016, impegnandosi affinché le Aree Vaste, provvedessero, entro febbraio 2017, a rifare correttamente i fondi contrattuali, quantificandoli in maniera esatta.
Adempimento che non è stato mai onorato.
Ed oggi, a causa di questo fatto, i compensi per il lavoro straordinario non vengono più garantiti dal Dirigente del Personale dell’Area Vasta 2 al personale turnista – a causa della incapienza del fondo contrattuale di competenza – sia quello spettante sul giorno festivo infrasettimanale, sia quello spettante per il richiamo dai riposi e dalle ferie per sopperire alle assenze a vario titolo non programmabili.
Ciò sta devastando le corsie, causando malcontento organizzativo ed un pessimo clima interno nei reparti, demotivazione in aumento nei professionisti, percepito sia dai ricoverati che dai loro familiari.
Gli era stato chiesto quindi di intervenire subito, affinché l’ASUR facesse ritirare immediatamente la disposizione antisindacale protocollo numero 0050978 del 29 marzo 2018 emessa dal Direttore del Personale dell’Area Vasta 2 sui festivi infrasettimanali, riaffermando le linee di indirizzo sui festivi infrasettimanale concluse dalle parti negoziali in contrattazione decentrata nel 2014, ovvero rispristinando la funzionalità della causali timbratura “23” e “24” a proposito del sistema informatico di rilevazione automatica dell’orario di lavoro, prevista da quel CCNL che lui stesso si era impegnato a difendere, procedura che rendeva alla perfezione quella uniformità di comportamenti e trattamenti economici auspicati proprio dalla ricordata legge regionale n.8/2017.
Come pure gli era stato chiesto di intervenire affinché l’ASUR obbligasse l’Area Vasta 1, istruendola a dovere, ad utilizzare correttamente la Graduatoria regionale per la stabilizzazione del personale Operatori Tecnici Specializzati Autisti di Ambulanza Categoria Bs a favore degli Enti del Servizio Sanitario Regionale portatori di interesse che hanno ricevuto l’autorizzazione dalla Regione Marche a stabilizzare secondo il dettato normativo DPCM, ossia presso le rispettive Aree Vaste di appartenenza, dando modo ai candidati di poter esprimere, previa dichiarazione su apposito modulo aziendale, la preferenza per l’Area Vasta di gradimento presso cui essere assunti a tempo indeterminato, scelta operata tra le Aree Vaste che hanno visto autorizzato il fabbisogno di stabilizzazione nel triennio di riferimento 2016-2017-2018 (Area Vasta 1 n. 4 posti, Area Vasta 2 n. 3 posti ed Area Vasta 5 n. 2 posti).
Cosa che ancora non è stata fatta dall’ASUR, la quale doveva procedere immediatamente presso l’Area Vasta 1, l’Ente gestore della summenzionata Graduatoria regionale, così deciso dalle parti all’indomani dell’ultimo confronto sindacale svoltosi in ASUR il 28 marzo u.s.
Dovrebbe chiarire pure la stucchevole vicenda, caso unico nel panorama italiano, dei Concorsi Pubblici dell’Area Vasta 2 ed Area Vasta 5, per 41 Infermieri (11.840 domande pervenute) e 34 Operatori Socio Sanitari (5.262 domande pervenute), bandito originariamente dall’Area Vasta 2 nel lontano 2011, e mai svolti, anch’essi un problema regionale, trattandosi di quei Concorsi unici regionali di cui parla proprio la ricordata legge regionale n.8/2017.
Deve spiegare perché questi Concorsi Pubblici non vengono ancora svolti dall’Area Vasta 2 a distanza di ben 7 anni, ed intervenire affinché il Direttore dell’Area Vasta 2 provveda finalmente a farli svolgere sostituendo, una volta per tutte, i fatti alle chiacchiere.
A maggior ragione, considerando che entro i medesimi c’è la riserva dei posti per il personale in servizio a tempo indeterminato Ausiliari Specializzati operanti nei Servizi Socio Assistenziali, presentanti l’attestato di riqualificazione in Operatore Socio Sanitario della Categoria Bs, di cui è stata promotrice in passato la stessa Regione Marche.
Non può non tener conto di questo aspetto nell’ambito della riqualificazione del personale portata avanti dalla Regione Marche, dal momento che la medesima, fino ad oggi, non ha fatto altro che preoccuparsi prevalentemente del problema della riqualificazione del personale ex Croce Rossa Italiana, transitato nella Sanità Pubblica, a scontrarsi con inequivocabili tabelle ministeriali che parlano chiaro e dove non è possibile dare adito a soluzione contra legem, piuttosto che concentrare prioritarie attenzioni anche al personale interno, in attesa, da una vita, di essere riqualificato, nonostante ciò sia previsto dalla legge, non ultima la Madia.
E fornisca infine i dati su cui ha lavorato fino ad oggi l’ASUR circa il superamento del precariato, nomi e cognomi e profili professionali di coloro destinatari del diritto alla stabilizzazione secondo il dettato Madia, a sgomberare il campo da ogni dubbio, perché così come è preoccupante come è stato portato avanti fino ad oggi il processo di stabilizzazione a norma del DPCM, allo stesso modo è allarmante come potrebbe essere condotta la partita della stabilizzazione a norma del decreto Madia.
Considerato che molte Regioni hanno già avviato da tempo i percorsi di stabilizzazione Madia, e la Regione Marche è ancora ferma al palo.
E continua a non piacere l’atteggiamento di una Regione che esclude il personale precario, compreso gli stabilizzandi, nel computo per la quantificazione dei fondi contrattuali.
Se per i precari non c’è copertura economica, come può esserci prospettiva certa di proroga e stabilizzazione, e più in generale di superamento della condizione penalizzante di incertezza e instabilità ?
Attendiamo risposte su tutti questi fronti.
Da Giacomo Mancinelli e Salvatore Viscio, Componenti RSU – FP CGIL dell’Area Vasta 2

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 16-04-2018 alle 15:27 sul giornale del 17 aprile 2018 - 2067 letture
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