articolo
Decreto Dignità cosa accadrà?


Google ha interrotto la pubblicizzazione diretta per le aziende che si occupano di gioco e scommesse, FB avrebbe mandato in queste ore una comunicazione simile. Sono però ancora disponibili i bonus william hill.
Non è ancora dato sapere cosa accadrà al Decreto Dignità: gli emendamenti, tantissimi, potrebbero cambiare buona parte del testo anche se la maggioranza attuale sembra essere certa di andare avanti sulla strada dell'approvazione in blocco del testo.
Per ora non possono non passare inosservate le osservazioni di Confindustria che negli ultimi giorni ha resto noti punti interessanti che tendono a dimostrare quanto questo nuovo decreto possa essere lesivo per il mercato del lavoro.
Cosa prevede il Decreto Dignità
Se il Decreto Dignità tende a mettere un freno alla dilagante precarietà del mondo del lavoro è anche vero che con la decisione di normare la pubblicità collegata al mondo del gambling potrebbero però aversi un notevole numero di perdite di posti di lavoro.
In Italia sono tantissimi gli operatori legali e nazionali che negli ultimi anni hanno fatto ottimi investimenti non solo per quanto riguarda il mercato pubblicitario ma anche e sopratutto in forza lavoro locale.
Secondo una prima analisi le nuove norme potrebbero far perdere allo Stato un introito del 21% che arrivava proprio dal gioco.
Se poi si pensa a coloro che lavorano nel comparto i dati potrebbero essere allarmanti. A dispetto di quanto si pensa generalmente a lavorare nel comparto non sono solo coloro che gestiscono le sale giochi fisiche o virtuali ma una serie di personale specializzato continuamente attivo.
Ingegneri informatici e programmatori italiani lavorano per società nazionali ed estere per rendere sicuro e certo il gioco virtuale, e, se non basta è bene pensare alle aziende che producono chip e altre parti di microelettronica presenti proprio in Italia.
In questo scorcio d'estate intanto le commissioni parlamentari sono al lavoro sugli emendamenti cioè che arriverà alle Camere potrebbe essere sostanzialmente differente da quanto è stato resto noto attualmente.
Marche: cosa si pensa sul Decreto Dignità
Anche nel nostro territorio è forte il dissenso comune al Decreto Dignità. Nel testo infatti c'è poca chiarezza su quanto concerne i voucher.. Da noi i voucher sono stati spesso usati come strumento di sfruttamento, ne sono certi i sindacati territoriali che, secondo alcune stime hanno recentemente rivelato che nel 2016 nelle Marche sono stati venduti 6 milioni di voucher. Dati importanti per una economia come quella della nostra area geografica. E se i sindacati non apprezzano la parte collegata ai voucher dello stesso tono è la CNA che da Ascoli Piceno ha lanciato l'allarme sulla ricaduta in termini di mancate assunzioni del Decreto Dignità.
Non solo perdita di posti di lavoro ma, ad esempio, hanno recentemente dichiarato i membri della Confartigianato Imprese che il Decreto non affronta in termini corretti e consoni la presenza delle imprese sul territorio italiano.
Un Decreto particolare: ci saranno novità?

SHORT LINK:
https://vivere.me/aW81