comunicato stampa
Asp: 'Ripristinare il Fondo regionale indistinto per il sociale'


Si trattava di un importo che annualmente oscillava fra i 5 e i 10 milioni euro che andava a finanziare i 23 ambiti territoriali sociali delle Marche. Con il Fondo indistinto di Ambito, tutti gli Ambiti sociali delle Marche ed anche quello di Jesi finanziavano soprattutto le spese per il personale dell’Ambito e le altre spese di organizzazione insieme ad interventi sociali di interesse per tutto il territorio dell’Ambito.
Senza il Fondo non ci sono le risorse per una struttura organizzativa adeguata, si favorisce una organizzazione precaria e si obbliga il sistema ad ingegnarsi a reperire finanziamenti altrettanto temporanei e precari per mantenere in piedi l’organizzazione del sistema.
In questi ultimi anni sono costantemente aumentate le competenze degli Ambiti territoriali sociali e nel contempo sono scomparsi i finanziamenti atti a garantire la loro organizzazione. Le due cose sono in netta contraddizione. Non si può pensare di assolvere efficacemente le tante attività sociali e le relative funzioni senza risorse.
E questo proprio oggi con necessità che la crisi economica ha reso sempre più impegnative e crescenti nei settori della povertà, della disabilità, della vecchiaia e dei minori. Questo orientamento regionale ha mantenuto nel territorio regionale altissimi livelli di precariato.
L’ASP Ambito 9 ha trasformato la maggior parte del proprio personale precario in personale a tempo indeterminato ma nel resto della regione il personale degli Ambiti territoriali sociali è rimasto prevalentemente precario. Il personale precario degli Ambiti sociali delle Marche era costituito da 151 unità nel 2014. Tre anni dopo, nel 2017, erano 152.
Questa situazione si può migliorare solo dando finanziamenti certi e costanti agli Ambiti territoriali sociali.
Chiediamo, pertanto, alla Regione Marche il ripristino del Fondo sociale indistinto di Ambito. Conosciamo le difficoltà finanziarie della regione. Non chiediamo risorse in più.
Chiediamo che il Fondo indistinto di Ambito venga finanziato riducendo le risorse per gli altri settori del sociale. La scelta è obbligata. Non si può pensare di dare attuazione alle diverse attività nei vari settori sociali se non c’è una organizzazione che se ne occupa.
Questa è la pre-condizione per la costruzione di un welfare che aiuti efficacemente le persone. Per la regione non ci sono esborsi di risorse proprie. Il Fondo indistinto di Ambito era finanziato fino al 2014 dallo Stato con il Fondo nazionale politiche sociali e così rimarrebbe se la regione deciderà di ripristinarlo.

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