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Grave malore al campo del Rugby Jesi, 45enne soccorso e salvato dallo staff

defibrillatore 2' di lettura 05/01/2019 - Venerdì sera, durante un allenamento al campo, un 45enne è stato colto da un infarto.

Solo l'organizzazione, la dotazione sanitaria, la preparazione e la prontezza delle donne e degli uomini del Rugby Jesi gli hanno salvato la vita.

L'uomo, dopo aver sentito un leggero dolore alla spalla sinistra, aveva deciso di rientrare nello spogliatoio, poiché il dolore si stava diffondendo al petto. Durante la doccia, purtroppo è caduto esanime davanti ad altri giocatori della Old, che immediatamente lo hanno adagiato nella stanza attigua, dove con prontezza, mentre uno di questi gli praticava massaggio cardiaco, una dirigente e giocatrice della squadra femminile eseguivano la respirazione assistita. Il defibrillatore, di cui la Società sportiva è dotata da tempo, ha completato l’opera di salvataggio.

Nel frattempo sono arrivati i soccorsi sanitari, allertati tempestivamente dallo staff societario, che hanno provveduto al trasporto dell'uomo al Nosocomio di Torrette dove, sottoposto ad immediato intervento chirurgico, venivano, si spera, rimosse le cause cliniche dell’occorso.

Attualmente Andrea, questo è il nome del nostro amico, è sedato e ci hanno riferito che tra un paio di giorni potremo avere notizie più certe sulla sua salute. L’episodio avvenuto dimostra ancora una volta, quanto sia importante che una società sportiva sia munita dei previsti strumenti salva vita e che, almeno i suoi dirigenti, siano formati sugli elementi del primo soccorso.

La società ci tiene a ringraziare i ragazzi (e le ragazze) "che, generosi, preparati, freddi ed operativi, hanno preso di petto (è la definizione giusta) l’accaduto, approntando in brevissimo tempo gli strumenti e le manovre giuste ed efficaci, sicuramente idonee a salvare la vita al nostro compagno ed amico, facendoci sentire veramente orgogliosi di appartenere a questo Club".

Il Rugby Jesi 70 è ora vicino alla moglie ed alla famiglia di Andrea in attesa di ricevere buone notizie.


   

di Cristina Carnevali
redazione@viverejesi.it





Questo è un articolo pubblicato il 05-01-2019 alle 11:49 sul giornale del 07 gennaio 2019 - 6046 letture

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