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Lucaboni bloccato da Facebook: "Condiviso un articolo di un giornale nazionale, nessun commento da censura"

Massimiliano Lucaboni 2' di lettura 09/05/2019 - "Essere tacciato di istigare odio razziale è una cosa che mi manda fuori di testa. Accetto le critiche, va bene la polemica ma mai ho superato alcun limite". Commenta così Massimiliano Lucaboni, il blocco del profilo imposto da Facebook, per tre giorni.

Con questa motivazione FB mi ha bloccato per tre giorni il profilo, dove avevo condiviso un post di un quotidiano nazionale, e dove avevo aggiunto un commento che - si può condividere o meno - ma non istiga assolutamente "all'odio razziale".

Nell'articolo si parlava del fatto che i cani non possono frequentare luoghi pubblici perché "considerati impuri dai musulmani". Se pensate che io sono l'organizzatore a Jesi del Dog Day come potevo reagire se non sottolineando che se magari i cani potessero parlare avrebbero potuto obbiettare il contrario, e cioè dire dei fedeli di Allah la stessa cosa.

Però oggi in Italia è così. Se usi termini come rom, o zingaro, che fa parte del vocabolario italiano, nero o negro, anche questa parola italianissima e non razzista, o musulmano, in qualsiasi termine tu lo proponga, rischi di passare per xenofobo razzista. Assurdo!

Qualsiasi cosa esca dal conformismo puzza di odio razziale. Basta vedere cosa sta accadendo al salone del libro a Torino. Insomma per conformarci al bon ton rinneghiamo anche la nostra lingua il nostro credo. Bene io dico e confermo il mio più fermo #noncisto'.

L'ho detto per il minuto di silenzio dedicato dal Consiglio comunale di Jesi per i soli morti islamici e non per tutte le vittime del fanatismo religioso o terrorismo, continuerò a dirlo ovunque ritenga necessario alzare la voce per ribadire e ricordare la nostra storia e la nostra tradizione giudaico Cristiana che è la tradizione dell'Occidente libero e democratico.


da Massimiliano Lucaboni
Libera azione Jesi





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 09-05-2019 alle 10:04 sul giornale del 10 maggio 2019 - 2374 letture

In questo articolo si parla di attualità, Massimiliano Lucaboni, libera azione jesi, comunicato stampa

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