Il PD replica a Jesiamo

Per quanto riguarda il progetto per il rifacimento del Corso, definito nel 2005, è a disposizione dell’amministrazione, dall’oramai lontano 2012.
Da allora, ovvero da quasi otto anni, giace nei cassetti di questa Amministrazione Comunale, che solo oggi, si appresta a comunicarne la prossima esecuzione, privilegiandolo ad altre opere, ugualmente necessarie per la città ma, a nostro dire, più urgenti.
Per il debito fuori bilancio, Jesiamo sa bene o dovrebbe sapere, che la condanna del Comune è la conseguenza di un percorso processuale complesso. La Corte di Appello di Ancona ha emesso il suo pronunciamento, dopo il termine di un'altrettanto complessa istruttoria tecnica d’ufficio, che ha assegnato, ai beni espropriati, valori diversi da quelli precedentemente indicati sempre da una commissione tecnica (e non politica) provinciale.
Ad ogni modo, non ci stupiamo più del classico canovaccio letterario che, da quasi otto anni, propone questa maggioranza, che scarica sul passato, succeda quel che succeda, tutte le evidenze del presente, non cogliendo il valore di una posizione critica e politica e degradando il tutto ad un conflitto eretico, al dogma di governo.
Un dato per il quale misuriamo una distanza enorme, di cultura politica, dai 35 anni nei quali i cittadini di Jesi, hanno scelto amministrazioni di centro sinistra per la nostra città.

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 30-10-2019 alle 11:46 sul giornale del 31 ottobre 2019 - 1520 letture
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