Fai, Bakunin, Ferrer: "Il risultato elettorale del nostro territorio è un sospiro di sollievo"

Qualcuno dice che è tempo di riflettere per il futuro, di aprirsi a mediazioni e all’ascolto del territorio. Buona cosa. Magari si poteva già iniziare con un comunicato stampa per denunciare la disperazione di chi, come l’operaio salito in cima ad una gru dei cantieri della Torre Erap, non vede più né corpi intermedi né diritti garantiti, ma soprattutto non vede più un salario.
Se si vuole proprio pensare al futuro, per non consegnarlo totalmente agli interessi del profitto e degli speculatori, è il caso sì di riflettere, ma su quello che si è fatto in tema di risposte alla crisi del mercato del lavoro, delle garanzie sociali, dell’offerta sanitaria ridotta che ha acuito le disuguaglianze nella salute.
Le urne hanno premiato il cambiamento? Forse, ma vedremo nei fatti cosa cambierà in tema di privatizzazioni, lottizzazioni e sperpero di denaro pubblico.
Certo è che questa regione, e questa città, meritano un protagonismo diverso dall’odio e dalle menzogne che riecheggiano nelle piazze, o dalle manovre allo chiuso di segreterie di partito, meritano che la dignità degli ultimi, degli sfruttati, di quelli che abitano i quartieri dimenticati e malsani, riesca a farsi denuncia politica, senza cedere né al rancore né alla sottomissione e diventi rivendicazione sociale per avere cure alla portata dei più bisognosi, lavoro per chi non ce l’ha, reddito per una vita degna, una casa decente per abitare.
Questo è il nostro programma post-elettorale, alle soglie del terzo millennio. Cose “vecchie”, che credevamo superate, o almeno acquisite, in realtà rubate da una classe politica ed imprenditoriale che non è mai uscita sconfitta da alcuna tornata elettorale.

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 24-09-2020 alle 10:53 sul giornale del 25 settembre 2020 - 300 letture
In questo articolo si parla di politica, FAI - Federazione Anarchica Italiana, comunicato stampa
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