Sciopero dei Vigili del Fuoco in Veneto, che chiedono tamponi a cadenza regolare. USB: "Come in sanità, reclamano sorveglianza attiva"

La nostra attività di soccorso si svolge per la maggior parte in condizioni che esigono il contatto ravvicinato, a volte anche diretto, con altre persone; questa Organizzazione ritiene quindi sia doveroso sottoporre regolarmente il personale a test di screening e monitoraggio per l’infezione da Covid-19, così come avviene per il personale sanitario e paramedico che lavora nel soccorso.
Questa Organizzazione Sindacale ha percorso tutte le strade possibili per vedere riconosciuto il diritto alla sorveglianza sanitaria per rischio biologico. (innumerevoli richieste ai dirigenti locali e nazionali, stato di agitazione regionale, interpello al Ministero del Lavoro, parere del prof. Crisanti, richieste in Regione ed infine alla politica nazionale).
Prendiamo atto dell’ultima nota dell’Amministrazione ma ribadiamo che gli screening devono essere con cadenza regolare. Solo così si tiene a bada il rischio contagio.
Abbiamo fatto un ulteriore appello alla Politica che si faccia carico di prevedere un preciso stanziamento a favore dei Dipartimento dei Vigili del Fuoco per l’acquisto di tamponi molecolari ad uso esclusivo.
La sorveglianza sanitaria è un obbligo per l’Amministrazione e lo deve garantire a tutela di lavoratori esposti quali sono i Vigili del Fuoco.
I Vigili del Fuoco del Veneto incrociano le braccia (garantendo comunque il servizio di soccorso tecnico urgente) SABATO 5 DICEMBRE 2020 DALLE 9 ALLE 13.
Il Coordinamento Regionale USB VVF Veneto
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Questo è un comunicato stampa pubblicato il 04-12-2020 alle 12:24 sul giornale del 05 dicembre 2020 - 347 letture
In questo articolo si parla di attualità, sindacati, USB, comunicato stampa, covid 19