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Ecobonus, Architetti Ancona: "No cappotti termici nei centri storici"

superbonus, ecobonus, sismabonus 2' di lettura 22/02/2021 - Negli ultimi mesi sono aumentati, nella città di Ancona e in tutta la provincia, i cantieri “figli dell’eco bonus”, per lavori cioè finalizzati alla riqualificazione e al miglioramento energetico del patrimonio edilizio.

“Questa naturalmente è una buona notizia, specie per un settore che vive una situazione di forte crisi ormai da circa 15 anni e che ben conosciamo. Ma attenzione: non tutti gli immobili sono uguali, e soprattutto ogni immobile deve essere considerato all’interno di un contesto più ampio” è il parere di Donatella Maiolatesi, presidente dell’Ordine degli Architetti di Ancona.

“Vogliamo richiamare l’attenzione sui cappotti termici nei centri storici. Si tratta di interventi che rischiano di impattare in modo serio sui centri delle nostre città e paesi. Le amministrazioni locali lo sanno bene: la corretta conservazione e l’omogeneità architettonica dei borghi sono elementi importanti di richiamo turistico, che speriamo nel 2021 possa iniziare a tornare ai livelli pre-pandemia. In questo senso non sono pochi i Comuni, anche della provincia di Ancona, che hanno visto ripagato tutto il buon lavoro di conservazione fatto negli scorsi decenni”.

“Il cappotto termico - continua Maiolatesi - è una soluzione auspicabile e da consigliare per edifici periferici o di insediamenti comunque più recenti, non è però adatto a borghi dove dovrebbero convivere edifici “riqualificati”, con cortine nuove, e altri più imperfetti, con murature più datate. Questo non significa che i proprietari di appartamenti o edifici situati nei centri storici debbano rinunciare al miglioramento energetico, tutt’altro. Ci sono molti altri interventi che possono essere fatti per ridurre i consumi e migliorare la sostenibilità: dai cappotti interni, alla sostituzione di infissi e finestre, dalle schermature solari alle caldaie di ultima generazione, senza la pretesa di essere esaustivi”.

Del resto, sostiene la presidente degli Architetti di Ancona, “come noi la pensa il legislatore: la stessa legge che ha introdotto il superbonus 110% ha previsto che questa agevolazione possa essere sfruttata a prescindere dagli interventi trainanti (tra i quali c’è appunto il cappotto termico) se questi sono vietati da regolamenti edilizi, urbanistici e ambientali o in caso di edifici vincolati. Invitiamo quindi le amministrazioni che non lo abbiano ancora fatto a vietare gli interventi edilizi che prevedano cappotti termici all’interno dei centri storici. Come già detto, le alternative esistono: tuteliamo l’unicità di borghi e quartieri storici”






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 22-02-2021 alle 16:32 sul giornale del 23 febbraio 2021 - 220 letture

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