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Vivere di Emozioni: Donne, è tornato il mercato!

9' di lettura 23/04/2021 - 10 consigli utili per fare affari d'oro.

Le passioni prima o poi ti vengono a cercare, rappresentano la materializzazione di quello che ci piaceva fare da bambini per gioco o per diletto, tutto ciò che ci generava curiosità continua ad emozionarci e ci apre ad un mondo di colori e fantasie che ci appassionano ancora; facciamo di tutto per concederci ad esse con cieco entusiasmo.

Andare al mercato è per me un’attrazione irresistibile da sempre. Mi ci portava spesso mia madre, ci andavamo per puro svago e insieme, all’aria aperta ci divertivamo a rovistare fra cumuli di vestiti che per alcuni rappresentano scarti e per altri, come me, giacimenti di tesori nascosti da scovare.

Negli anni ho affinato le mie capacità nella ricerca dei migliori affari riconoscendo anche da lontano dove soffermarmi e investire tempo, i materiali senza leggere l’etichetta, i modelli adatti senza provarli, anche se a dirla tutta, sulle taglie ultimamente sono risultata essere un po’ troppo ottimista.

Al mercato a me piace andarci da sola perché mi rilassa tuffarmici dentro senza distrazioni. Eventuali consigli li accetterei volentieri, ma tanto alla fine farei come mi pare per cui sarebbe solo tempo sprecato. Mi riesco a distaccare e a scindere completamente dai pensieri quotidiani e a raggiungere quel livello di concentrazione che si avvicina ad una specie di trance spazio temporale, un po’ come quando scrivo. Mi sfugge l’ora, non vedo e non sento nessuno, a volte ci vado molto presto e tutta incappucciata giro per i banchi con fare clandestino.

Gli appassionati come me li riconosci subito, siamo sempre gli stessi: dei felici disadattati alle leggi di mercato, dei creativi, degli avventurieri, poco propensi alla sterilità di alcuni dettami, capaci di far morire di fame e stenti gli influencer.

Siamo arrivati ad un momento storico in cui tutto va di moda: vanno bene le oversize, va bene l’aderente, va bene la zampa d’elefante, vanno bene le maniche a pipistrello e pure le spalline. Per cui compri quello che ti piace, mescolando stili e fantasie senza rimorso.

Al mercato c’è di tutto, tantissime cose che non ti piacciono ma fra quelle tantissime a volte, a cinque euro o anche meno, trovi un piccolo tesoro che ti rende felice per tutta la giornata. Intravedi un polsino o un dettaglio che ti cattura l’attenzione e affannata lo afferri con fare accorato, lo sgrovigli portandolo a galla salvandolo forse per sempre dall’oblio.

La mia peggior rivale al mercato si chiama Valentina è molto simpatica ma ha un grosso difetto, in senso buono ovviamente: ha gusto da vendere e quando me la ritrovo vicina devo lavorare d’astuzia guardando con un occhio la merce e con l’altro quello che seleziona e scarta lei. Le sto vicino “strabicamente” volentieri perché appena ha un ripensamento e lascia un capo, allungo la mano e lo faccio mio!

E’ un ambiente allegro, a volte comico grazie alle battute e ai richiami a gran voce degli ambulanti!

Il mio potere d’acquisto diventa elevato e appagante fra i banchi, ma non è solo lì la soddisfazione, anche diventassi molto ricca continuerei ad andarci. Non mi priverei del gusto di sorprendermi, stupirmi, divertirmi.

Ho vissuto una fase adolescenziale e post adolescenziale in cui snobbavo il mercato e vestivo tutta firmata uguale agli altri, quel necessario periodo in cui hai bisogno di confonderti per non attirare l’attenzione ed è proprio lì, che senza saperlo stavo cercando la mia vera identità, poi si sboccia e ognuno trova la sua strada, i suoi gusti, altri invece rimangono ingabbiati ma a loro agio alla fase “branco”, credo sia una questione di bisogno di sentirsi protetti da degli stereotipi.

C’è chi scrive di quanto sia interessante notare come lo stereotipo sia una scorciatoia che utilizza inconsapevolmente la nostra mente per ottenere informazioni e come il pregiudizio sia parte di ognuno di noi come tentativo di proteggerci da qualcosa che non conosciamo, di diverso. Da qui nasce forse la paura di non osare nel vestirsi in modo originale.

Io vado a periodi, a volte non esco senza abbinare ogni singolo dettaglio, altri in cui faccio fatica a sfilarmi il pigiama e con un maglione di lana sbrindellato, un paio di pantaloni informi con tutto l’affetto del cane attaccato sull’orlo giro per la città serena. Non ho problemi a passeggiarci nemmeno per le vie del centro senza precludermi niente.

Sono sempre io, magari ho solo dato più importanza a delle priorità e ho rispettato il mio sentire in quel momento non necessariamente sottotono, come il mio aspetto invece racconterebbe.

Forse l’aver vissuto a Londra per un periodo della mia vita e l’aver viaggiato molto mi ha aiutata a scrollarmi di dosso certe restrizioni ideologiche legate all’onere di apparire sempre perfetti.

Al mercato non si compra per ragioni logiche ma per ragioni emotive. Io mi trovo a mio agio perché di prima mattina specialmente non sei obbligata a salutare e a parlare con nessuno, c’è chi invece ci va perché dove inizia il mercato finisce il silenzio e la solitudine, i venditori hanno un modo di fare amichevole, informale e spesso ti dicono: “ciao bella!” Senza che nessuno gridi allo scandalo.

A volte mi è capitato di fare il conto di quanto ho addosso e mi succede spesso di arrivare a 20 massimo 30 euro, borsa esclusa, unico vezzo. Lì ancora ci investo un po’ se posso, ma le borse di qualità ti durano anche quindici anni.

Se vuoi essere al top e rendere il tuo abbigliamento perfetto punta prima di tutto sull’autostima senza la quale tutto sarebbe vano, poi su accessori ricercati e di buona finitura. Abbinandoli bene, con gusto ed originalità ai capi del mercato, anche fossero ad 1 euro, vedrai che “spacchi”! Cammina orgogliosa e fiera di quello che hai scelto senza curarti dei giudizi. E se passando davanti uno specchio non ti piaci, ricordati che spesso il problema non è il vestito, o invece sì. Nel secondo caso fattici una risata! La prossima volta farai meglio.

Vi suggerisco 10 preziosi consigli per fare affari d’oro al mercato, frutto della mia decennale esperienza:

1 – Portarsi il proprio igienizzante e recarsi con un abbigliamento comodo, la borsa dovrebbe essere tracolla per poter avere entrambe le mani libere e poterla posizionare sul davanti a scanso di furti;

2 - Andarci spesso, a volte si torna a casa senza aver trovato niente. L’orario ideale è fra le otto e le nove del mattino cercando di fare il giro inverso rispetto alla massa; a volte sei la prima a visionare interi campionari ancora imbustati ed ingorda te ne vai via carica, perché non li ritroveresti più dopo nemmeno un’ora;

3 - Se stai cercando qualcosa in un mercato devi essere pronto per comprarla immediatamente, devi agire d’impulso con i contanti pronti, senza dover andare alla ricerca di un bancomat. La delusione potrebbe diventare poi insopportabile!

4 - Fate attenzione a controllare se ci sono falli, la fretta fa sfuggire alcuni dettagli. A volte sono evidenziati da dei bollini di carta colorati. Valutate se riuscite a rimediare con poco o se vale la pena rinunciare;

5 – Non ci si formalizza troppo su stagioni o taglie. Si compra l’estivo durante l’inverno e l’invernale durante l’estate, le cose a crescere anche di diversi anni per i bambini, una taglia large se è un abitino svasato va sempre bene con una cintura e una taglia piccola alla peggio sarà perfetta per tua nipote. Una maglia, anche fosse di una fantasia sgargiante o un colore improbabile, con un paio di jeans si addice sempre!

6 - Quando si fruga, cercate di controllare le etichette se ancora non avete un occhio esperto, per verificare la composizione dei materiali, non vi accontentate di quelli scadenti, ma se un pezzo vi piace proprio tanto, anche fosse 10% poliestere e 90% puro petrolio compratelo senza rimpianti, tanto il mercato è l’ultimo anello della catena industriale, fareste poco danno! Inoltre assistereste ad un pirotecnico gioco di scintille sfilandovelo al buio! Verificare che i cartellini, se presenti, corrispondano alle etichette perché esiste anche un mercato parallelo, quello dell’usato o delle pulci che usa il trucco di rimettere dei nuovi cartellini ai capi, ma la marca non corrisponde ed è bene sapere cosa si è disposti a comprare;

7 - L’aspetto migliore è che comincerete ad instaurare relazioni con i venditori e loro prenderanno confidenza con voi, a volte vi terranno da parte in un angolino nascosto del loro furgone dei gioiellini! Non vi dimenticate di controllare che nella busta ci sia anche lo scontrino altrimenti si potrebbe incorrere in una spiacevole sanzione;

8 - Andate a mente aperta e non cercate nulla di troppo specifico, vale sempre la pena dare un’occhiata almeno per soddisfare la curiosità. Se non siete disposte a raggiungere un compromesso sul pezzo che desiderate potreste non trovarlo mai. Osate, alla peggio lo rivendete. Mi è capitato di comprare un abito di un noto stilista a 15 Euro e rivenderlo su un sito a 120 Euro dopo due giorni. Mi ha pure ringraziata un paio di volte l’acquirente!

9 - Assicuratevi di poter trasformare la vostra visione in realtà, per evitare di sprecare i vostri soldi, anche se i migliori pezzi che ho nel guardaroba li ho comprati essendo quasi certa di non avere occasioni per sfruttarli e invece poi, pur di indossare quel capo le occasioni me le sono inventate!

10 - Ad acquisti conclusi lasciate le buste in quarantena qualche giorno nel bagagliaio dell’auto o in garage e poi provate i capi, semmai ci fosse qualcosa da cambiare solitamente si può fare il reso anche dopo una settimana o due ma è sempre bene chiedere al venditore i tempi concessi.

Soprattutto spassatevela con leggerezza, serve anche quella nella vita! Se vi avanza del tempo, accordatevi con un’amica per un caffè a fine acquisti, sarà dilettevole mostrarle la mercanzia accaparrata e sentirvi prendere in giro o invidiate per le scelte fatte!

“Ma dove l’hai comprata?”. “Al mercato. Cinque euro.” Minchia che odio. Tu ti metti un tailleur di Armani e sembri la nonna della Gelmini. Luciana Littizzetto






Questo è un articolo pubblicato il 23-04-2021 alle 19:00 sul giornale del 26 aprile 2021 - 882 letture

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