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Vivere di emozioni: che fine hanno fatto le ragazze in topless?

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Topless seno nudo
Girando per le spiagge italiane ma non solo, pian piano, negli anni, senza nemmeno accorgersene, si è potuto constatare che il topless non è più in voga, anzi, direi che è proprio tramontato. Ma vediamo il perché.

In Europa il seno nudo non ha destato scandalo almeno fino al XVIII secolo, anzi sono tantissime le opere d'arte in cui regine e nobili posavano con i seni nudi. La società vittoriana inglese riportò invece ad un rigore totalitario in fatto di nudità. Il seno nudo spopolò poi al Festival di Woodstock, nel 1969, che qui aveva il sapore di una rivendicazione femminista. Perché gli uomini potevano mostrarsi a petto nudo e le donne no? Il reggiseno divenne simbolo di discriminazione.

Il 29 agosto si celebra in alcuni paesi del mondo il Go Topless Day, un evento che dal '71 si è diffuso dagli Usa in molti paesi del mondo e che invita le donne ad andare in giro senza reggiseno. Ogni anno cambia la data, perché si sceglie la domenica più vicina al 26 agosto: infatti proprio in quel giorno, nel 1920, le americane guadagnarono il diritto di voto. La libertà di mostrare il proprio corpo non è più imposta da ideologie emancipatorie e da criteri sociali. In molte hanno paura del giudizio altrui, altre si sentono gli occhi troppo puntati addosso, altre ancora sono più interessate ad attirare l'attenzione delle donne che degli uomini, con il bikini all'ultima moda, che sia monospalla, coi volant o le paillettes. Inclini ad assomigliare il più possibile alle icone delle pubblicità o dello show system non hanno nessun interesse ad inseguire l'esempio delle loro rivoluzionarie nonne. Molto ha influenzato anche la paura del cancro al seno, ma a detta degli esperti, a patto che si usino buone creme solari, vista la pelle molto chiara, essendo una zona sempre nascosta, non influenzerebbe.

Ci sono piccoli paradisi nascosti, dove il costume diventa superfluo, anzi, dove ci si sente a disagio a rimanere imbrigliate fra lacci e gancetti: ci troviamo sulle spiagge naturiste. Rappresentano una porzione piccolissima, infinitesimale delle coste italiane e sono luoghi dove si può andare a godere del sole e del mare completamente svestiti. Mi è capitato spesso in Croazia, ma anche in Spagna o in Grecia, dove, andando alla ricerca delle spiagge più belle e selvagge mi sono trovata di fronte a cartelli che invitavano ad adeguarsi agli altri bagnanti e cioè a spogliarsi completamente. Non si era obbligati ma dopo poco la scelta è sempre stata semplice.

Fare il bagno in mare svestita non mi ha ricondotta a nessuna ideologia, né tanto meno alla voglia di apparire, quanto di fare esperienza di una nuova sensazione. La libertà di movimento a tutta natura in mezzo al blu è qualcosa che appare in pochi minuti intrinseco, innato. Sdraiata poi sul telo mare, baciata dal sole si è asciutti in pochi istanti e non se ne sente proprio la mancanza del bikini.

Le grosse difficoltà legate al pudore e alla nudità che abbiamo specialmente noi italiane ci portano a compiere rocambolesche e goffe manovre, anche solo per cambiarci un costume in spiaggia. È come se la nudità fosse sempre direttamente collegata alla sfera sessuale, cosa che non succede nei paesi culturalmente più evoluti ad esempio del Nord Europa. Nella nudità in luoghi appropriati, anche se non sono solita praticarla, non ci vedo niente di male né di ripugnante se non ostentata, il marcio alberga sempre nello sguardo di chi vive con malizia, di chi calunnia o peggio ancora è artefice del male verso gli altri. Mi ricorderò sempre le parole di mio figlio grande, allora di 6 anni, che capitato per caso in una spiaggia naturista in Croazia, l'unica cosa che disse fu:" mamma, perché quel signore là ha il culetto tanto bianco?" Nessuno scandalo, nessun oltraggio al pudore. I bambini vedono e parlano con lo stesso atteggiamento che respirano in casa.

Ogni volta che c'è mare mosso e vado a farmi un bagno per giocare con le onde, a farmi trascinare o travolgere, rimpiango una bella spiaggia naturista. Pezzo sopra che si arrotola fino alla pancia, pezzo sotto che diventa pezzo sopra o ti scende fino alle ginocchia e via a doversi ricomporre a ogni onda.... Ma chi ce lo fa fare? Il corpo nudo sarebbe così comodo se non fosse per tutte le lucciole che ci hanno inculcato, al buio, dentro il nostro poco spugnoso cervelletto! Certo però, che come sfila il bikini il mare in burrasca, con la sua determinazione e irruenza, in pochi lo sanno fare!



di Azzurra Filottrani






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