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Il Tribunale del malato fa un sopralluogo all'Urbani

Ospedale Carlo Urbani di Jesi 2' di lettura 17/09/2021 - Le proposte per agevolare gli ingressi alle unità operative e separare gli accessi, se vi sarà un aumento dei pazienti covid in autunno.

Fermo restando che, allo stato, il numero degli accessi in Ospedale di pazienti COVID non desta preoccupazione, in previsione di un possibile ritorno della pandemia abbiamo ritenuto di fare, congiuntamente alla Direzione ospedaliera, un sopralluogo mirato a verificare la sicurezza dei percorsi, al fine di dare maggiore tranquillità al cittadino che deve recarsi nelle UO per accertamenti o interventi chirurgici.

A seguito del sopralluogo abbiamo inviato alla Direzione ASUR AV2 le seguenti proposte.

A) In considerazione degli spazi attuali del PS, con un unica sala di attesa ed un solo bagno, abbiamo proposto di installare all’esterno della struttura una tenda pre-triage dedicata ad accogliere i pazienti con sintomi riferibili al COVID; dopo il triage, questi, sempre con un percorso esterno, vengono accompagnati nella sala di attesa presente nei locali antistanti ad un accesso interno al PS (l’accesso di riferimento è quello in cui operano le dietiste).

Da qui sarà possibile, sempre in sicurezza, accedere alla diagnostica ed eventualmente al ricovero nelle UO individuate ad accogliere i pazienti COVID, utilizzando le scale o l’ascensore a loro dedicato.

Ovviamente tale sala di attesa dovrà essere completamente isolata rispetto agli altri accessi interni ai reparti (scale, corridoi e ascensori).

Il citato precorso dovrà essere idoneamente e chiaramente segnalato con cartellonistica all’ingresso del PS, in modo da evitare che i sintomatici COVID abbiano accesso alla sala di attesa del PS.

B) In considerazione che nello stesso corridoio della BPN, che attualmente accoglie i pazienti COVID, vi è anche l’UO di Cardiologia, riteniamo che vada migliorata la separazione dei percorsi verso le due UO, con l’installazione lungo il citato corridoio di ogni possibile mezzo, rimovibile, per dare segnali di tranquillità ai pazienti non COVID che vi transitano.

C) Durante il sopralluogo abbiamo notato che vi era un operatore che doveva accedere alla BPN (Area COVID) che effettuava la vestizione protetta al di fuori della stessa UO. Abbiamo chiesto quindi che ciò avvenga solo ed esclusivamente in locali appositamente adibiti allo scopo.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 17-09-2021 alle 20:16 sul giornale del 18 settembre 2021 - 310 letture

In questo articolo si parla di sanità, attualità, jesi, Tribunale dei Diritti del Malato, ospedale carlo urbani, comunicato stampa

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