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Vivere con stile: anche la Milano Fashion Week dice no alla guerra in Ucraina.

3' di lettura 12/03/2022 - Il conflitto che sta vivendo ora l’Ucraina, irrompe nella settimana della Fashion Week. Stilisti e maison, si uniscono in un appello di no alla guerra, esponendo fuori dalle sfilate, bandiere giallo e celesti. Quelli che colpiscono di più, sono disegnati nelle guance di alcune influencer.

Dopo due anni di pandemia, la settimana della moda ritorna in pieno regime, ma inevitabilmente non può ignorare l’evento tragico che incombe a due ore dall’Italia in Ucraina. C’è chi ha criticato il mondo delle passerelle per non aver preso una posizione forte riguardo ciò che sta accadendo nell’Est Europa. In realtà, però, tanti sono stati i messaggi di pace.

Da Prada, Gucci e Max Mara, ai grandi nomi della Moda come Alessandro Michele ed Elisabetta Franchi. Giorgio Armani, per esempio, ha scelto il silenzio come colonna sonora della sua passerella, il silenzio in segno di rispetto per tutte le persone coinvolte nella tragedia.

Nello show di Prada, un gruppo di ospiti ha mostrato, invece, la solidarieta’ al popolo ucraino, sventolando la bandiera del Paese o dipingendosi le guance con i suoi colori. Fuori dalla sfilata di Max Mara, sono comparsi messaggi contro la guerra, immortalati anche, all’ingresso della sfilata di Gucci.

Alcuni stilisti come Alessandro Michele ed Elisabetta Franchi, hanno scelto, invece, Instagram per lanciare un messaggio di pace. Entrambi attraverso un post condiviso sul proprio profilo.

Elisabetta Franchi, pubblicando uno scatto dal suo back stage insieme a modelle di varia nazionalità, mostra il suo pensiero esponendo un cartello con scritto: "In quel back stage ci sono donne da tutto il mondo, tutte insieme senza confini, questo è il mondo che vorrei non la guerra.

Alessandro Michele sceglie di pubblicare una foto in bianco e nero di manifestanti anni 70 che mostrano un cartello con scritto "Make love not war" e utilizza una traduzione in inglese della poesia di Gianni Rodari, Promemoria: Ci sono cose da non fare mai, né di giorno, né di notte, né per mare, né per terra, per esempio la guerra.

Il conflitto che si sta consumando in Ucraina, oltre agli abiti e alla creatività, avrà conseguenze anche nel mercato tessile, moda e accessorio. Il Presidente della Confindustria Moda Cirillo Marcolin, afferma che tra i diversi settori che Confindustria moda rappresenta, alcuni alla possibilità di reggere il colpo della perdita del mercato russo più di altri che, invece, risultano particolarmente esposti ai danni.

Il presidente, sottolinea quanto l’impatto che la guerra in Ucraina potrebbe avere sul settore fashion, in particolar modo sui settori artigianali di Marche e Lombardia.

Dopo la Pandemia, nessun immaginava che un’altra battaglia si sarebbe consumata da li a poco nel mondo. Vorremmo tutti ricominciare e ritrovare la normalità, diciamo no alla guerra, e come dice il grande filosofo Aristotele:" Vincere una guerra non basta; è più importante organizzare la pace".

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Questo è un articolo pubblicato il 12-03-2022 alle 12:55 sul giornale del 14 marzo 2022 - 179 letture

In questo articolo si parla di attualità, articolo, Vivere con stile, Serena Liguori

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