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Come difendersi dai delinquenti? Chiamare sempre e subito i Carabinieri

Maggiore Simone Vergari 4' di lettura 31/03/2022 - Truffe e furti sono i reati maggiormente presenti nel territorio, ma l'incidenza sul territorio è nella media nazionale: "Nessun allarme, ma utili consigli per cercare di azzerare questi fenomeni, spesso aiutati da ingenuità e distrazioni".

Il furto è uno di quei reati che si possono combattere con dei deterrenti, spiega il Maggiore Simone Vergari, che guida la Caserma dei Carabinieri di Jesi ed ha una visuale su tutto il territorio. In Vallesina, rispetto al quadro nazionale, l’indice di criminalità non è né alto né preoccupante, inoltre viene per il 20-30% scoperto.
Ma, troppo spesso il cittadino aspetta anche qualche giorno prima di denunciare, e si sa "più tardi si denuncia e più tardi iniziano le attività di indagini, con maggior difficoltà di scovare i colpevoli".

"La geografia non ci aiuta - prosegue Vergari - perché nella Vallesina molte abitazioni sono in zone meno visibili e quindi i malfattori agiscono senza essere visti da nessuno e neppure l’allarme viene udito". Spesso però ci sono allarmi non inseriti, le persiane aperte così come le vie di ingresso, con le chiavi appese alla serratura. E la disattenzione spesso costa cara.

Per contro, ci sono anche cittadini molto attenti e dispositivi di allarme che si collegano direttamente alle forze dell’ordine.. “I cittadini devono sapere che il collegamento al 112 non è un sistema impossibile”, spiega il Maggiore Vergari,e può essere attivato sia per cittadini privati sia per attività commerciali.

A volte al furto si associa la truffa. Spesso i delinquenti agiscono in coppia per creare la distrazione, poi l’altro compie il furto. In questo caso, è’ opportuno chiarire che i Carabinieri mai chiedono soldi od oggetti, perciò è bene non aprire mai a certi soggetti. Inventano una storia che coinvolge un familiare, magari un incidente e si spacciano spessissimo per Carabinieri o Avvocati. Se viene aperta la porta, la cosa fondamentale è telefonare subito ai Carabinieri, chiedendo se le persone che si sono presentate così sono davvero tali.

Il 112 è in grado di gestire le urgenze immediatamente, anche grazie all’istituzione del centralino unico.

Diffidare dagli sconosciuti che abbracciano o baciano, perché la scusa del contatto serve proprio per sfilare oggetti di valore indossati. Ci sono anche millantatori di gestori di energia elettrica e gas, che con la scusa di controllare il contatore o le bollette entrano a casa. "Sono vestiti adeguatamente, hanno tesserini..ma occorre chiamare i Carabinieri immediatamente anche in questo caso”, specifica ed insiste il Maggiore Vergari, “perché il rapporto Carabiniere-cittadino è molto stretto, non riusciremo a risolvere tutti i casi senza l’aiuto dei cittadini. Ed è fondamentale chiamare mentre il problema si verifica, sollevare subito il dubbio, non attendere dopo”.

Le normali regole di buonsenso e di cautela devono essere bene a mente, perché non è davvero il caso di lasciare portiere aperte, chiavi inserite, essere distratti in generale.
I Carabinieri sempre operativi, intenstificano i controlli in particolare ora che si avvicina il periodo estivo e le abitazioni vengono lasciate spesso incustodite, infatti è attivato un servizio ulteriore di prevenzione e di informazione, affinché i cittadini siano sempre attenti e pronti ad affrontare i truffatori in maniera adeguata.

Capitolo a parte è la compravendita on line. Oggi è sempre più usata e i Carabinieri hanno potuto constatare che le truffe si concretizzano perché i cittadini cadono nella rete di chi chiede per esempio di fare ricariche della postepay per ricevere al contrario denaro, oppure acquistano oggetti di grande valore a prezzi impossibili pensando di fare l’affare.
Ma on line si nasconde molto bene la truffa: spesso chi sta per tirarti “il pacco” si è creato intorno una sorta di credibilità, esattamente come lo sconosciuto che si presenta alla porta ben vestito e col tesserino. Con l’ulteriore difficoltà rappresentata dal fatto che il contatto non è diretto, e le operazioni sono veloci. Il truffatore, una volta ricevuto il denaro, scompare.
Anche stavolta, l’indice di criminalità di questo genere di reati è nella media, “ma siamo qui per azzerarlo e per dare consigli e piccoli accorgimenti ai cittadini, affinché sappiano che i Carabinieri sono pronti ad intervenire mentre la truffa si sta per compiere, piuttosto che giorni dopo quando è più difficile trovare prove”, conclude Vergari.


di Cristina Carnevali
redazione@viverejesi.it





Questo è un articolo pubblicato il 31-03-2022 alle 18:01 sul giornale del 01 aprile 2022 - 236 letture

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