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"Un calcio agli stereotipi, le ragazze in campo": al via gli eventi collaterali al Giro d'Italia

Consulta donne e po 3' di lettura 11/04/2022 - È nella serata di sabato 9 aprile che si è tenuto a Palazzo Pianetti il primo appuntamento organizzato dalla Consulta per le donne e le pari opportunità dal titolo: “Un calcio agli stereotipi: le ragazze in campo”.

L’evento è stato aperto dalle parole dell’assessore allo sport del comune di Jesi, Ugo Coltorti che ha voluto sottolineare l’importanza dello sport nell’unire e stimolare tutti. E sulla tappa ciclistica in arrivo, ha aggiunto: “Non è solo l’aspetto sportivo che conta, quei pochi secondi che precedono l’arrivo dei ciclisti e il Giro d’Italia nel suo complesso, sono eventi di una valenza sportiva molto importante”.
Gianfranca Schiavoni, fondatrice dell’organismo delle pari opportunità, ha voluto sottolineare il grande lavoro e sforzo della Consulta nell’operare un rispetto delle pari opportunità di genere (non solo in campo sportivo), cercando di eliminare ogni forma di discriminazione.

Diretta dalle domande della giornalista dell’Agenzia Stampa Ansa, Simona Marini, la serata è entrata nel clou. Ospiti speciali, Raffaella Maniera, ex calciatrice della Nazionale italiana, capitano del Milan e Responsabile della RAFFAMANIERI Accademy, nonché osservatrice FIGC; ed Eleonora Giampieri, arbitra e Componente del Comitato Regionale Arbitri Marche. Marchigiane doc, le due ospiti hanno dato il via ad un botta e risposta ruotato attorno al mondo del pallone.

Raffella Maniera ha avuto modo di spiegare la sua esperienza fatta di passione, sacrificio e ostacoli da superare (soprattutto se si è donne): “Parliamo di ragazze che fanno sacrifici ogni giorno, in strutture decanti, con impegni alla pari degli uomini. In Italia siamo ancora indietro dal punto di vista calcistico”.

Altro mondo spigoloso è, invece, quello per un arbitro donna. “Durante le partite è il pubblico l’uomo nero da affrontare. Dalla tribuna si avverte il pregiudizio e la tensione. Noi arbitri donne partiamo sempre da uno scalino più basso rispetto agli arbitri uomo”, ha affermato Eleonora. Un hobby come lo chiama lei che, a volte, però, impegna più di un lavoro: “Rispetto agli sport dove uomini e donne non si incrociano perché hanno campionati diversi, quello dell’arbitraggio è un mondo dove entrambi se la giocano per un posto in una categoria migliore”, ha infine aggiunto.

Il mondo del calcio è cambiato e le donne sono sempre più protagoniste: “Oggi la scelta di una donna di fare la calciatrice è tutelata. La maternità e la possibilità di farsi una famiglia sono tutelate”, ha affermato Raffaella. Infatti, è proprio da settembre di quest’anno che il calcio femminile italiano verrà riconosciuto come professionistico, alla pari di quello maschile. Un grande traguardo.
La vita delle donne è una costante lotta contro pregiudizi e discriminazioni, un appello delle due ospiti speciali è quello di cercare di eliminare barriere alla possibilità di uno sport libero: “Il focus è avere stesse possibilità tra uomini e donne, stesse possibilità di fare sport”, ha sottolineato Eleonora.
Mentre l’ex calciatrice ha voluto guardare al futuro auspicando un mondo calcistico dove le donne saranno protagoniste indiscusse: “Il calcio maschile, a volte nei suoi sbagli, ci ha fatto vedere il percorso, ora con quello femminile non dobbiamo fare errori”.

Serata piacevole, all’insegna di uno sport libero dalle catene dello stereotipo. Primo appuntamento tra i numerosi eventi collaterali che Jesi ha organizzato, in attesa del Giro d’Italia del 17 maggio.

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Questo è un articolo pubblicato il 11-04-2022 alle 09:52 sul giornale del 12 aprile 2022 - 202 letture

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