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comunicato stampa
Confartigianato imprese Ancona – Pesaro e Urbino al Cosmoprof di Bologna con oltre 50 imprenditori

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Sono state oltre 50 le imprese marchigiane del comparto Benessere che grazie all’organizzazione di Confartigianato Imprese Ancona - Pesaro e Urbino, hanno partecipato al “Cosmoprof 2022” di Bologna, il più importante appuntamento mondiale dedicato all’intera industria della cosmetica e della bellezza professionale.

L’affluenza di pubblico e le presenze registrate sono state testimoni della voglia delle imprese di aggiornarsi e di carpire segreti e tendenze di queste stagioni. Importanti in particolare i dati emersi durante l’appuntamento promosso in Fiera dalla Camera Italiana dell’Acconciatura. Acconciatori ed estetiste non hanno aumentato i prezzi durante l’ultimo anno e mezzo nonostante la pandemia abbia inciso in maniera importante sui costi d’impresa. Questo dimostra la reattività al cambiamento e le capacità imprenditoriali dell’intero comparto che ha scelto di ammortizzare internamente gli aumenti dovuti all’applicazione dei protocolli Covid-19 e delle disposizioni ministeriali. Importante è stato poi l’aumento del 12% di vendite da parte del settore che è servito alle imprese non solo per “fare cassa”, ma soprattutto come modo per fidelizzare i clienti. Le strategie di sviluppo futuro, secondo il 58,6% degli operatori del comparto, dovranno puntare sull’introduzione di nuovi servizi, sulla promozione e sulla riduzione delle spese generali.

“Questo dato fondamentale testimonia”, sostengono Giancarlo Fati Pozzodivalle e Luca Casagrande, Presidente e Responsabile del comparto Benessere di Confartigianato Imprese Ancona – Pesaro e Urbino, “la resilienza e la capacità delle aziende artigiane e del comparto Benessere di fare impresa. Fortissima è anche la volontà di rinnovarsi e innovarsi costantemente che caratterizza il lato artistico e creativo dei nostri operatori. Sarà necessario per il futuro, proseguire con la formazione manageriale e digitale di impresa, driver, insieme all’economia circolare e alla sostenibilità, delle future economie del nostro paese”. L’utilizzo dell’e-commerce è passato dal 3% del 2020 al 6% del 2022, ed è stato un canale fondamentale per le imprese sia come mezzo di acquisto che di vendita.








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