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Dove si può costruire un piccolo chalet in legno?

4' di lettura 13/05/2022 - Non solo belle esteticamente, accoglienti, funzionali in qualsiasi contesto, da adibire ad abitazione principale o secondaria, come dépendance da giardino o deposito per gli attrezzi, le case in legno prefabbricate da alcuni anni hanno conquistato il mercato immobiliare.

Vengono costruite con innovative tecniche di bioedilizia che rispettano l’ambiente ed hanno a cuore la salubrità della vita di chi le abita. Casette ecosostenibili che consentono anche un notevole risparmio economico, grazie agli impianti a energia rinnovabile e alla proprietà di isolante termico di cui gode il legno, il materiale per eccellenza e il più performante impiegato dall’edilizia che punta alla sostenibilità.

Sebbene vantino moltissimi pregi in più rispetto alle tradizionali costruzioni in muratura – anche in termini di riduzione dei costi e dei tempi di costruzione – le case prefabbricate in legno devono rispondere alle stesse normative e ai permessi di costruzione degli edifici classici, poiché si tratta di case a tutti gli effetti. Le stesse leggi che interessano la costruzione di chalet in legno prefabbricati, molto apprezzati nelle località di montagna, sia ad uso turistico che privato.

Chalet in legno: quali autorizzazioni edilizie servono?

Non ci sono differenze in termini di obblighi edilizi, dunque, tra una casa in calcestruzzo e una in legno. Uno chalet in montagna, così come una casa in città, ha delle fondamenta fisse in calcestruzzo o ancorate a un solaio in cemento, pertanto deve sottostare agli stessi obblighi legali necessari alla costruzione. Attenzione, però, alla differenza dei regolamenti comunali che possono esserci fra le regioni o fra le province.

Per prima cosa, è necessario ottenere il permesso di costruire (la vecchia concessione edilizia) rilasciato dal Comune in cui si intende costruire lo chalet, al quale si allega il progetto (firmato da un ingegnere, un geometra o un architetto), che deve essere valutato e approvato dalla Commissione edilizia. Solo in seguito si richiede la DIA, la denuncia di inizio attività.

Se ci si rivolge ad una ditta specializzata in costruzioni prefabbricate in legno, sarà il suo team ad occuparsi di sbrigare tutta questa parte amministrativa e a sollevare il cliente dal rischio di commettere errori che bloccano i lavori all’ultimo minuto.

Ma, prima di procedere con queste pratiche burocratiche, è necessario possedere un terreno adeguato sul quale costruire, un terreno edificabile: l’edificabilità del terreno sarà accertata dal comune e si valuteranno gli eventuali vincoli urbanistici.

Chalet in legno: dove si può costruire?

Pertanto, se uguali sono i permessi da ottenere prima di procedere alla costruzione, sono gli stessi anche i luoghi in cui è possibile costruire un piccolo chalet in legno prefabbricato. Ricorrere al legno e ai materiali ecocompatibili piuttosto che al cemento, infatti, non esula il costruttore dal rischio di essere indagato per abuso edilizio.

L’unico luogo in cui si otterrà la concessione edilizia (dopo l’approvazione del progetto) è la presenza di un terreno edificabile. Sia che lo si acquisti in funzione della costruzione, sia che il terreno sia già di proprietà, bisognerà verificare la conformità del terreno ai fini edificabili sul piano regolatore, richiedendo all’Ufficio tecnico del Comune in cui si intendono avviare i lavori, il certificato di destinazione urbanistica di quel lotto. Inoltre, la zona di costruzione deve essere adeguatamente provvista dei servizi di fognatura e allaccio alle reti idriche ed elettriche e alla fornitura di gas (anche se per le costruzioni prefabbricate si consiglia un impianto di riciclo dell’acqua piovana, invece di un classico allaccio alla fognatura).

Al contrario, e cioè se il terreno risulta non edificabile, si rischia la denuncia penale per abuso edilizio.

C’è solo un’eccezione e riguarda i terreni agricoli. In questo caso, si può ottenere il permesso di costruire se il proprietario è un coltivatore diretto o un imprenditore agricolo e utilizza quel terreno per la coltivazione, oltre che per la costruzione di uno chalet.

Infine, se lo chalet verrà costruito su un terreno nel quale già c’era una costruzione, che magari è stata abbattuta proprio per installare il prefabbricato, la fase burocratica sarà più rapida. Sarà necessaria solo la Dichiarazione di inizio attività e la relazione del progettista sulla conformità dell’opera e sul rispetto delle norme di sicurezza e igienico-sanitarie.






Questo è un articolo pubblicato il 13-05-2022 alle 22:47 sul giornale del 13 maggio 2022 - 83 letture

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