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Politiche sociali, il candidato sindaco Fiordelmondo: "All'ASP serve una guida politica comunale"

Nuovo sito dell'ASP 2' di lettura 20/05/2022 - Le fragilità hanno assunto un peso ancora più determinante dopo la pandemia e c'è pertanto bisogno di chi sappia prendersi cura di chi ne ha bisogno, nessuno escluso.

L'ASP è stata un'idea nata di più di 10 anni fa, figlia di una cultura politica di centro sinistra che del sostegno alle fragilità ha fatto sempre il suo ideale luogo di azione amministrativa. Un centro sinistra che già da allora aveva visto la necessità di implementare politiche territoriali su scala extraurbana ed aveva pertanto organizzato la gestione dei servizi insieme a tutti i Comuni dell'ambito 9.

Il “civismo” trasversale oltre a limitarsi alla conduzione di uno strumento ideato da altri, ben avrebbe potuto utilizzare quella esperienza come un modello utile per addensare esperienze territoriali ma tutto è rimasto fermo esattamente allo stesso punto.

Oggi, dopo 10 anni, gli ambienti cittadini e le persone che si occupano di fragilità, con le quali mi sono confrontato più volte, fotografano una città con situazioni di fragilità molti gravi. Una situazione diversa da quella che viene autocelebrata da chi ha governato fino ad oggi la città. Ci sono molte situazioni gravi ed il terzo settore, che offre un sostegno decisivo, non può sempre essere la mano risolutiva. Situazioni che interessano ambiti familiari, salubrità domestica, e povertà diffusa, circostanze che rischiano di immergersi nell'abbandono, in luoghi che finiscono con l'assomigliare ad un ghetto.

Anche l'incontro con i cittadini e le cittadine ipoudenti è stato esplicativo: non hanno ancora a disposizione nell'amministrazione una risorsa in grado di esprimersi con la lingua dei segni.

Piovono milioni del PNRR sui servizi sociali ma in alcuni tratti della nostra città il terreno rimane secco. E' tempo che l'ASP torni a dotarsi di una guida politica da parte del Comune che sappia dare direzioni puntuali di intervento e non affidare alla tecnica le sole risorse economiche.
Attraverso il Consigliere di Mediazione ricostruiremo per intero anche un rapporto con tutto il volontariato del terzo settore, con il quale organizzare un tavolo di concertazione e definire il tratto di una collaborazione necessaria.

Daremo finalmente vita ad una “Casa dei diritti delle persone fragili”, uno spazio dove concentrare tutti coloro che se ne occupano, così da dare risposte sinergiche e puntuali.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 23-05-2022 alle 14:17 sul giornale del 21 maggio 2022 - 69 letture

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