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Calcio: Il clamoroso autogol dell’arbitro Racchi

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«Mi raccomando non mi insultate troppo». Si chiude con queste parole l’infelice video selfie dell’arbitro Racchi di Ancona, postato il giorno precedente la partita tra Atletico Ascoli e Jesina.

Forse trascinato allegramente dal suo amico che compare nel video il quale precisa, «Questo ragazzi è l’arbitro di domani», forse per sua spontanea volontà, senza capire la gravità del gesto.

In realtà quel post, poi eliminato, ha fatto arrabbiare tifosi, giocatori e dirigenti jesini e non a torto, in quanto la clip si apre con un esplicito riferimento canzonatorio nei confronti dei supporter della curva del Carotti, quando i due intonano il ritornello del coro da loro preferito: certo “uva fogarina” viene trasformato in “uva passerina”, ah, questi giovani… ma la sostanza non cambia, perché se è vero che agli arbitri si chiede concentrazione e distacco da squadre e giocatori, l’arbitro Racchi, ha compiuto il più classico autogol.

«Mi raccomando non mi insultate troppo»: Perchè, per quale motivo, un'affermazione come questa, molto prima di scendere in campo? Pensava già di doversi far perdonare qualcosa?

Viene così spontaneo chiedersi se è sceso in campo accompagnato dal giusto equilibro mentale, visto il siparietto, apparentemente innocente del giorno prima – cose da ragazzi si dirà – ma i due errori grossolani del giorno dopo, lascerebbero supporre l’esatto contrario.

Un rigore clamorosamente negato alla Jesina che avrebbe forse deciso la qualificazione a favore dei leoncelli, che arrivati nel pieno delle forze ai supplementari, al contrario degli avversari spesso alle prese con i crampi, davano l’impressione di poter chiudere la finale in proprio favore.

E che dire del clamoroso errore sul fallo subito da Lucarini, poi espulso per un intervento piuttosto duro da tergo, a quel punto forse giustamente.

La cosa che ha indispettito i presenti di fede jesina, ma anche coloro che assistevano alla diretta tv, il fatto che il signor Racchi, in entrambe le occasioni era a pochi metri dall’azione e non poteva non aver visto. Seguo la Jesina dagli anni ’80 e di errori di questo genere ne ricordo davvero pochi. Altro che “uva passerina…».

Poi c’è il rovescio della medaglia, la consapevolezza che la Jesina ha perso contro una grande squadra che ha giocato una bellla partita e la presa d’atto che a norma di regolamento ha meritato multa e squalifiche, 300 euro per lancio di bottiglie verso la panchina ospite, Sampaolesi fermato fino all’8 giugno, Garofoli per 3 giornate, per aver spintonato un raccattapalle facendolo rovinare a terra, Domenichetti, Mistura e Lucarini per 2 giornate. Ma nel referto di gara è stata calcata troppo la mano e sicuramente se ci saranno gli estremi per farlo, la società presenterà ricorso per ridurre le squalifiche, il minimo per tutelare i suoi tesserati. E c’è sempre il filmato della partita che potrebbe aprire gli occhi a “chi di dovere”. Sempre che a qualcuno interessi…

Sempre a proposito di post, oltre al video incriminato, ho riceuto il post col quale la Sezione AIA di Ancona aveva espresso la propria soddisfazione per la designazione di Racchi, evidentemente uno dei suoi migliori elementi: cosa avranno pensato dopo l’infelice video selfie e la discutibile direzione di gara? Fossi il responsabile degli arbitri della sua sezione, non gli risparmierei una bella tiratina d'orecchi. Ovviamente il designatore non è esente da colpe, un conto è arbitrare una partita dei settori giovanili, un conto una finale regionale, tra due squadre che ambiscono alla serie D. In poche parole, si doveva chiamare una terna da fuori regione, come accaduto nella stragrande maggioranza delle partite di stagione e non un arbitro che vive su piazza, legge i giornali, ascolta i cori dei tifosi. O no?

Alla Jesina resta comunque la soddisfazione di una bella stagione dalla quale si può ripartire, cominciando dalla conferma di Strappini per cullare fondate ambizioni. Poi non possiamo dimenticare i complimenti espressi dalla società di casa, che ha gradito l’aver trovato lo spogliatoio ospite tirato a lucido, come è d’abitudine per lo staff leoncello, alla quale non è venuto meno nonostante la rabbia per la sconfitta e le relative polemiche.

E poi il solito coro di fine partita dei tifosi “un giorno all’improvviso, m’innamorai di te…” che la squadra ha ascoltato molto spesso quest’anno, una vera dichiarazione d’amore. E l’uva fogarina, pardon… l’uva passerina? Si spera che l’appuntamento non sia rimandato al prossimo video selfie!

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