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Amministrative, Barbara Marasca (Riformisti): "Progetti di inclusione per la nostra città"

4' di lettura 30/05/2022 - Il progetto di socialità inclusiva della candidata consigliere comunale coi Riformisti per Jesi, Barbara Marasca.

L’italia negli ultimi 30 anni ha intrapreso un percorso normativo riguardante la disabilita’ dapprima con la legge 104/92 che promuove il pieno rispetto della dignità umana e i diritti di libertà e di autonomia della persona handicappata, e la piena integrazione nella famiglia, nella scuola, nel lavoro e nella società. La più recente convenzione dei diritti ONU del 2006, recepita in Italia come legge 18 Marzo 2009, definisce la disabilita’ come un concetto in evoluzione, e il risultato di un’interazione tra persone con menomazioni e barriere comportamentali e ambientali che impediscono la piena ed effettiva partecipazione alla società su base di uguaglianza con gli altri.

Si riesce a cogliere la sottigliezza? Queste poche righe parlano di inclusione. Parlano di disabilita’ legata ad una barriera che la persona si trova davanti e che se eliminata, trasformata o appianata elimina anche il concetto di disabilita’.

Le barriere ambientali sono più semplici da riconoscere, anche se comunque sono legate al tipo di menomazione del soggetto. Un ipoacusico ha barriere ambientali differenti da quelle di un ipovedente o di una persona con difficoltà motorie, per questo dobbiamo fare attenzione a non parlare solo di gradini e scale quando nominiamo le barriere ambientali.

Le barriere comportamentali sono più difficilmente riconoscibili, perché la società cerca di mascherarle col pietismo, con l’assistenzialismo. Pensiamo alla non considerazione della persona con disabilita’ di fronte alla scelte di vita, pensiamo alle scuole speciali per minorati che esistevano in passato, pensiamo agli istituti per disabili o alla socialità separata, tutti questi sono comportamenti che la società ha adottato da centinaia d’anni e che non basta sicuramente una legge a cancellare.

La società si è creata un mondo cucito addosso “ sani”, ma la società in realtà non è composta solo da loro. Proprio dal profilo di comunità redatto dai 21 comuni dell’ambito sociale 9 di Jesi, presieduto negli ultimi due anni dal candidato Sindaco Matteo Marasca, si evince che il 35% della popolazione totale della zona territoriale in questione percepisce una pensione d’ invalidità in cui è compresa una indennità di accompagnamento e di frequenza scolastica. Questo dato ci dà un’idea dell’incidenza delle persone con disabilità presenti sul nostro territorio. Il 35% è un dato significativo.

Noi amministratori della cosa pubblica, cercando di migliorare la qualità della vita dei cittadini ci troveremo inevitabilmente ad affrontare quello che fino a poco tempo prima era considerato un problema da tenere nascosto: l’inclusione della disabilità nella società.

In passato con l’integrazione a cui faceva riferimento la legge 104/92 si è cercato di dare una risposta alla socialità di cui ci si è resi conto essere carenti, ma questo è stato fatto solo inserendo i soggetti all’interno di un luogo, senza modificare le regole e i principi della società.

Con l' inclusione invece c’è il desiderio di riconoscerne a pieno i diritti . Si riconosce che la società ha bisogno di riorganizzarsi, di rimuovere le barriere che ci siamo costruiti attorno, creando uguaglianza di diritti e opportunita’.

In questo modo la persona con disabilita’ passa da “ospite della società” a soggetto della stessa. L’inclusione quindi riconosce la diversità umana e la inserisce all’interno delle regole di funzionamento della società, nella produzione di beni e nell’organizzazione dei servizi. Ci siamo mai chiesti se il nostro renderli “ospiti della società” li fa sentire accolti? Se il nostro creare per loro luoghi protetti potesse aiutarli a crescere secondo le loro possibilita’ ?

Ecco l’inclusione nella società, ecco la socialità inclusiva di cui si sottolinea il bisogno e di cui ci si deve fare carico. Tutti noi, come comunità. Da qui nasce il mio progetto sviluppato in seno ai Riformisti per Jesi. Creare una socialità inclusiva, dove le persone possano stare insieme alle persone, dove le abilità non contano, dove solo la ricchezza della persona in “essere” è importante .


da Barbara Marasca
Candidato consigliere comunale Riformisti con Marasca Sindaco







Questo è uno spazio elettorale autogestito pubblicato il 30-05-2022 alle 09:24 sul giornale del 31 maggio 2022 - 245 letture

In questo articolo si parla di politica, spazio elettorale autogestito

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