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Omicidio di Civitanova, PRC: "Il razzismo uccide"

1' di lettura 207

Un altro omicidio, un'altra vittima del razzismo, dell'intolleranza, dell'indifferenza. Alika Ogorchukwu... era nero, era povero, era uno "scarto" in una società che vive di apparenze.

Nell'elegante corso di Civitanova è stato rincorso, bastonato e ammazzato nell'indifferenza dei passanti dove qualche smartphone riprendeva la scena. È l'immagine perfetta che descrive la fine del mondo, perché una società che vive di indifferenza è una società senza più valori condivisi, è la trascendenza dell'umano.

C'è di peggio, però, ovvero la strumentalità sciacalla di questa tragedia, i comunicati stampa dei paladini (padanini) della sicurezza che si scagliano contro chi è migrante, la campagna di questi giorni dei partiti della destra verso chi affronta il mare per sfuggire dai lager libici, le stupide e ciniche dichiarazioni del centro sinistra che vede queste migrazioni come una manovra di Putin per influenzare le elezioni in Italia, il pd che ha glorificato Minniti per aver fatto accordi con gli aguzzini libici e finanziato i lager...

Alika secondo costoro era un privilegiato, non era morto in mare e nemmeno finito nelle baraccopoli pugliesi a raccogliere pomodori per pochi spiccioli, "addirittura" poteva girare per Civitanova a vendere le sue piccole mercanzie tra insulti e dileggi.

È ora di dire basta! È urgente, è necessaria la rivolta contro tutto questo! Subito a Civitanova e non solo si sollevi l'indignazione di chi ancora si sente umano. Una grande manifestazione per esprimere vicinanza e chiedere giustizia, non solo ad Alika e alla sua famiglia ma a tutti gli Alika che ogni giorno sono costretti/e alla disperazione.



da PRC Marche





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