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Vicenda Fileni, Andrea Tesei chiarisce: "Il TAR di Ancona ha solamente applicato la legge"

5' di lettura 31/10/2022 - A seguito delle notizie apparse sulla stampa locale in conseguenza del comunicato inviato dal Gruppo Fileni a tutta le testate, nella mia qualità di diretto interessato chiamato in causa e di Presidente del Comitato per la Vallesina, ritengo indispensabile fornire dei chiarimenti sulla complessa questione. Vorrei pertanto chiarire molte delle inesattezze presenti sul comunicato del Gruppo Fileni.

Il giorno 26-10 il TAR di Ancona ha bocciato la richiesta di sospensione cautelare dell’arresto della attività dell’allevamento Fileni di Monteroberto. Qui si ripercorre l’iter :

1. La sentenza del Consiglio di Stato del 7 Giugno 2022 ha annullato il Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale che conteneva l’A.I.A. e le altre autorizzazioni e legittimava l’esercizio dell’attività dell’allevamento di Monteroberto. Ciò comporta che, fino a quando per l’insediamento della Ponte Pio S.r.l. non sarà stato rilasciato un nuovo Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale legittimo, l’attività nello stesso esercitata non potrà essere svolta. Recita, infatti, l’art. 29-quattordecies, comma 1, del D.Lgs. 152/2006, a salvaguardia dell’ambiente e della pubblica sanità, che chiunque esercita una delle attività soggette ad A.I.A. senza essere in possesso di tale autorizzazione o dopo che la stessa sia stata sospesa o revocata, commette un reato contravvenzionale punito con la pena dell’arresto.

2. Per ovviare a questa situazione di abusivismo la Regione Marche ha emesso il Decreto 150/2022 del 2-8-2022 che ha autorizzato la Società Ponte Pio del gruppo Fileni ad allevare un nuovo ciclo di polli oltre a quello in corso, comunque vietando di prolungare l’attività oltre il 30/10/2022. Questa è stata una concessione aggiuntiva fatta, in quanto l’attività avrebbe dovuto essere stata prontamente sospesa.

3. Contro questo decreto il Gruppo Fileni ha fatto ricorso al TAR, onde evitare di sospendere l’attività di allevamento. Il ricorso dunque, al contrario di quanto si evince dal comunicato vede contrapposti il Gruppo Fileni e la Regione Marche e solamente come attori secondari il Comune di Monteroberto, la Provincia di Ancona, il Dott. Tesei e la società Sincrateia.

La Regione Marche nella sua memoria dichiara pertanto: “ a parere di questa difesa, nell’adottare il decreto n. 150/2022 la Regione non disponeva di alcun ambito di discrezionalità riguardo all’arresto (obbligatorio) dell’attività svolta nello stabilimento, che costituisce conseguenza diretta della sentenza del C.d.S.. Quindi, nessun bilanciamento questa Amministrazione poteva effettuare tra l’interesse pubblico tutelato dalla norma di cui al citato art. 29 - quattordicies, comma 1, del D.Lgs. 152/2006, e l’interesse economico contrario, alla prosecuzione dell’attività, rappresentato dal privato.”

Il TAR di Ancona ha solamente applicato la legge non concedendo in via cautelare la continuazione dell’attività e dunque non si comprendono le lamentele del Gruppo Fileni a riguardo. A questo punto, avendo il Consiglio di Stato annullato il Decreto autorizzativo dell’impianto di Monteroberto n. 50 del 2020, la Società Ponte Pio ha una unica possibilità per tentare di riavviare l’allevamento, quella di ottenere un nuovo Provvedimento Unico Regionale, comprendente tutti i titoli abilitativi (licenza di costruire, VIA, ecc. ) ed i pareri di tutti gli organismi preposti. Non si tratta dunque di un mero cavillo urbanistico come il gruppo Fileni dice ma di un nuovo procedimento che potrebbe richiedere mesi e che comprende una modifica al PRG del Comune che passa da una modifica del PTCP da parte della Provincia. Tutto l’iter presenta dunque aspetti molto critici anche in considerazione delle centinaia di denunce per la puzza fatte dagli abitanti che vivono in prossimità dell’allevamento che hanno evidenziato l’inesattezza degli studi preliminari e delle rilevazioni effettuate a supporto dell’AIA. In aggiunta il rilevamento, avvenuto alla fine di Agosto, di valori molto alti di emissioni di ammoniaca nell’allevamento di Ripa Bianca a Jesi, impianto gemello a quello di Monteroberto, hanno ulteriormente acuito le preoccupazioni tanto da provocare una interpellanza della Deputata europea Eleonora Evi alla Commissione Europea proprio su questa questione. Si aggiunge quanto scritto nella sentenza del Consiglio di Stato, che dice testualmente : “Questo Consiglio ha messo in evidenza che le ragioni di tale differenziazione sono evidenti: entrambe le tipologie di allevamento sono fonte di potenziale inquinamento atmosferico e pericolo per l’ambiente e la salute dei residenti, essendo notorio che anche gli allevamenti intensivi presentino queste esternalità negative

La questione ambientale rappresenta dunque, al contrario di quanto afferma il Gruppo Fileni nel suo comunicato un elemento fondamentale nella valutazione di un nuovo provvedimento autorizzativo coinvolgendo responsabilità civili e penali delle amministrazioni e degli enti coinvolti nella decisione e degli organi di controllo. L’evocazione da parte del Gruppo Fileni di scenari tetri dal punto di vista occupazionale sembra dunque il tentativo di voler porre pressioni sulle pubbliche amministrazioni al fine di trovare percorsi più rapidi rispetto a quelli previsti dalla legge italiana. Si sottolinea a riguardo che l’allevamento di Monteroberto occupa 5 dipendenti, non portando di fatto al Comune ospitante alcun beneficio sia in termini di occupazione che dal punto di vista fiscale, essendo la sede della Società Ponte Pio in un altro Comune.

Un ultimo chiarimento è sulla natura della Sincrateia società semplice, proprietaria di alcuni beni immobili che fa capo alla famiglia Tesei e pertanto legittimata a proporre il ricorso al Consiglio di Stato. La società non ha altra attività che possedere bene immobili, e non ha alcun rapporto con il Vietnam. Quanto affermato dal comunicato è dunque totalmente falso.

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Questo è un comunicato stampa pubblicato il 31-10-2022 alle 09:51 sul giornale del 02 novembre 2022 - 1358 letture

In questo articolo si parla di attualità, fileni, sviluppo, sostenibilità, filiera, comunicato stampa

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