A.S.T. Ancona Marche: i sindacati, direzione completamente inadeguata alla gestione delle criticità

Duole dover leggere e constatare ancora una volta sugli organi di stampa dell’ennesima esperienza negativa vissuta da chi realmente ha avuto modo suo malgrado di vedere con i propri occhi la reale situazione in cui versa il sistema ed è bene sottolineare non per colpa di chi ci lavora.
Duole ancor di più evidenziare che la situazione “agghiacciante” del Pronto Soccorso di Jesi (una tra le tante presenti nell’A.S.T. Ancona Marche) non è un’invenzione propagandistica, o di esposizione mediatica delle sigle sindacali F.S.I. F.I.A.L.S. C.S.A. che non sono state né le uniche, né le prime a segnalare gran parte delle gravi criticità organizzative, strutturali presenti e mai risolte.
Occorre di nuovo evidenziare e prendere ulteriormente atto che le Organizzazioni sindacali scriventi sono state tra le prime a denunciare le gravi carenze organizzative e di numero di operatori totalmente e gravemente insufficiente a far fronte ai bisogni di assistenza e cura dei pazienti che afferiscono al Pronto Soccorso di Jesi , e a fronte di tale denuncia i vertici sanitari e regionali dell’ AST territorio di Ancona Marche invece di trovare soluzioni si sono affrettati a dare agli organi di stampa la smentita, accusando le sigle sindacali F.S.I. F.I.A.L.S. e C.S.A. di dichiarare il falso e che la situazione relativa al sovraffollamento di barelle, numero di operatori inadeguato, criticità nell’assistenza alla persona malata rispetto all’afflusso d utenti, ecc sono esclusivamente di natura estemporanea, ridimensionando e negando il problema…….
Dopo la smentita i vertici dell’AST hanno ben pensato di risolvere il problema assegnando ( notizia di questi giorni) al Pronto Soccorso di Jesi n. 1 unità infermieristica, lasciando di fatto invariato il numero degli operatori socio sanitari che debbono provvedere (n. 2 unità per ogni turno lavorativo ) ai bisogni di mobilizzazione, igiene personale e assistenza pasti ai degenti non autosufficienti – circa 30/40 pazienti allettati) e addirittura le 2 unità nel turno 20.00/08.00 debbono garantire il trasporto dei pazienti che accedono alla Radiologia di Jesi, dovendo quindi “abbandonare” i pazienti del Pronto Soccorso presso cui resta una sola unità.
Ora i cittadini possono giudicare chi dice la verità e chi dichiara il falso, se il sindacato che rappresenta i lavoratori o la Direzione A.S.T. a rendersi conto di quanto quest’ultima è giunta pur di difendere la propria posizione indifendibile e grottesca al fine di dimostrare che la situazione è sotto controllo e ben gestita.
In ultimo prendiamo atto dei proclami dell’AST sulle eventuali assunzioni a Fabriano e Sassoferrato ribadiamo proclami, perché e bene sapere soprattutto a Sassoferrato che il personale in servizio, Infermieri e O.S.S. è stato cacciato e messo in mezzo ad una strada senza pagargli le ferie e le ore lavorate in eccedenza nel primo semestre dell’anno per presunti ma mai dimostrati problemi legati alla spesa sul personale.
Riducendo i posti letto nella R.S.A. di Sassoferrato che potevano essere utilizzati per le persone che stazionano in barella al pronto soccorso di Jesi strutturalmente all’avanguardia con personale dedicato che da anni lavora in questi ambiti accumulando una vasta esperienza professionale.
Se fossero stati prorogati non avremmo avuto nessun problema legato al nuovo reclutamento di personale e chissà quanti mesi prima che quest’ultimi prendano effettivamente servizio nelle corsie.
A dimostrazione che questa Direzione va cambiata per inadeguatezza organizzativa e di pianificazione dei servizi sanitari per cui Egregi Signori della Giunta Regionale questo sarebbe il vero cambiamento che avete proclamato e promesso in campagna elettorale ………e che a tutt’oggi è rimasto nelle promesse.
Da BRUTTI Stefano FSI USAE FERRINI Fabrizio FIALS ERCOLI Patrizia CSA

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