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Confartigianato edilizia, enti locali e municipalizzate intervengano per sbloccare i crediti edili

2' di lettura 11/02/2023 - “Chiediamo agli enti locali marchigiani, Regione, province e Comuni, ma anche alle aziende municipalizzate del Trasporto, Gas e Acqua, di intervenire in prima persona per sbloccare i crediti derivanti dagli incentivi in edilizia, fermi nei cassetti fiscali delle imprese, circa 10.000 quelle delle province di Ancona e Pesaro Urbino”.

A lanciare un grido di aiuto Luca Vergine ed Emanuele Martelli, presidente e responsabile Edilizia di Confartigianato Imprese Ancona – Pesaro Urbino. Anaepa Confartigianato e le altre Associazioni di categoria dell’Edilizia in queste ore hanno scritto una nota congiunta al Presidente della regione Marche Acquaroli, invitandolo a valutare la possibilità di acquistare i crediti fiscali derivanti dai bonus edili per ‘alleggerire’ le banche che così potrebbero tornare ad una condizione di interesse nel riprendere ad accettare i crediti. Nello stesso tempo, acquisendo i crediti con “uno sconto”, le pubbliche amministrazioni otterrebbero un risparmio in termini di spesa corrente.

“Ad oggi le nostre imprese sono in grandissima difficoltà e rischiano il fallimento con la conseguenza perdita di posti di lavoro e che restino incompiuti moltissimi cantieri. Verrebbero anche a mancare imprese in grado di essere impiegate nei lavori del PNRR proprio mentre l’Europa ci chiede un’accelerazione nel riqualificare gli immobili più datati e con scarsi livelli di certificazione energetica”, affermano Vergine e Martelli.

“Quello che chiediamo ai soggetti pubblici locali è un atto di interesse e responsabilità verso le imprese del nostro territorio, considerando anche che riuscirebbero ad avere benefici per essi stessi da riversare sulla collettività”. Ma c’è anche un’altra questione sulla quale l’Associazione pone con forza l’attenzione. Quella relativa alla Direttiva Europea che obbliga gli edifici residenziali a raggiungere una classe energetica minima di tipo E entro il 2030 e D entro il 2033. “Condividiamo l’obiettivo della normativa che mira a rendere gli edifici più efficienti dal punto di vista dell’impatto climatico, ma i tempi sono troppo stretti, non consentono alle imprese di lavorare, né di recuperare liquidità. Sulle tempistiche chiediamo che si intervenga in modo deciso”.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 10-02-2023 alle 19:50 sul giornale del 13 febbraio 2023 - 48 letture

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