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L’economia circolare è il futuro della società?

4' di lettura 26/05/2023 - Il tema del cambiamento climatico e delle soluzioni apportate dai governi internazionali per combatterlo sono argomenti all’ordine del giorno. Infatti, gli effetti sull’ambiente della società sono diventati palesi, così come i tentativi per rallentare o fermare questo andamento.

Di conseguenza, alcuni settori specifici del mercato sono diventati molto più redditizi. È possibile annettere ognuna di queste nicchie in un settore come la Green Economy, che comprende tutte quelle iniziative volte a generare un’economia sostenibile e al tempo stesso al passo con i tempi.

Ovviamente, il primo mercato che può destare interesse in questo senso è quello tecnologico, che tuttavia non riguarda esclusivamente queste iniziative. Invece, le materie prime sono la tipologia di asset fondamentale per lo sviluppo di un’economia green.

Molti paesi del mondo ed europei hanno avviato politiche diverse rispetto a quelle passate, come l’economia circolare che mira a sfruttare il riciclo per diminuire considerevolmente la pressione ambientale generata dai bisogni di ogni individuo.

Che cos’è l’economia circolare e quali potrebbero essere i vantaggi?

Il primo presupposto da chiarire è quello riguardante le cosiddette materie prime strategiche. Si tratta innanzitutto di elementi fondamentali per l’economia di qualsiasi paese, al di là delle applicazioni in senso green. In ogni caso, è proprio la politica sulla produzione di beni a partire da questo materiale che deve cambiare al fine di diminuire o annullare (a lungo termine) gli effetti del cambiamento climatico.

Quindi, in primo luogo è bene introdurre e quindi individuare le materie prime strategiche attraverso la definizione della Commissione Europea. Si tratta di elementi necessari per le produzioni industriali che riguardano settori di utilizzo strategici che consistono in: energie rinnovabili, mobilità elettrica, digitale, aerospaziale e difesa.

Secondo l’UE non sarà possibile, almeno in tempi brevi, evitare di sviluppare nuovi prodotti con altri materiali sostitutivi. Di conseguenza, la soluzione deve essere trovata a partire da questa base economica. Infatti, almeno fino al 2040 queste materie prime manterranno una certa domanda, accrescendo il proprio valore di almeno 5 volte rispetto alle quotazioni attuali.

In questo contesto, la soluzione potrebbe essere fornito da una nuova tipologia di modello economico: l’economia circolare. Si tratta di un approccio che si fonda sulla riduzione sostanziale dell’utilizzo di risorse naturali, con lo scopo parallelo di minimizzare i rifiuti industriali. In questo modo è possibile ridurre considerevolmente l’impatto industriale, preservando così le risorse naturali e il loro mercato.

Per chi fosse interessato ad investimenti in questo settore, è bene sottolineare che l’economia circolare può essere considerata come una leva ad alto potenziale. Infatti, in questo modo sarebbe possibile preservare la domanda di beni della società e, al tempo stesso, l’ambiente.

Secondo i dati attuali, il riciclo dovrebbe essere in grado di fornire dal 20% al 32% della domanda di materie prime strategiche entro il 2024. Una proiezione molto positiva sia per gli effetti positivi per l’ambiente, che per le occasioni di mercato connesse.

Provando a riassumere i principali vantaggi di questo nuovo modello economico green, è possibile stilare la seguente lista:

Mantenimento di un certo livello di disponibilità globale delle materie prime;

Riduzione della pressione ambientale derivante dalle attività industriali e, ovviamente, quelle del singolo individuo;

Aumento della competitività economica per gli Stati che adottano questo modello;

Impulso all’innovazione tecnologica, con conseguente crescita economica;

Aumento sostanziale dei posti di lavoro, con nuove aziende di riciclo che potrebbero nascere e consentire a diverse persone di ottenere un impiego.

Si tratta di vantaggi considerevoli, che potrebbero nascere da uno sforzo complessivo non solo di uno o pochi altri Stati, ma su scala globale.

Economia green nel mondo crypto: Ecoterra

Per gli utenti interessati agli sviluppi del mondo crittografico, è bene tenere a mente che negli ultimi anni sono emersi diversi ecosistemi crypto con finalità green. Tra tutti, quello che sta attirando un buon volume di trader è certamente Ecoterra, uno dei progetti e delle criptovalute più ecosostenibili.

Si tratta di un ecosistema crittografico fondato sul Recycle to Earn, un sistema che premia le azioni virtuose verso l’ambiente come il riciclo attraverso un’app, distribuendo quindi ricompense in token ECOTERRA (la crypto nativa).

In aggiunta, è possibile accedere ad altre funzionalità che hanno lo stesso scopo: un marketplace di materiale riciclato e il mercato dei carbon credits, finalizzato alla riduzione dell’impatto ambientale derivante dalla produzione di .

Insomma, si tratta di un ecosistema crypto che applica nel mondo delle criptovalute una sorta di economia circolare, ovviamente con dinamiche e modalità profondamente diverse, ma potenzialmente redditizie per gli utenti che decideranno di puntare sul progetto.






Questo è un articolo pubblicato il 26-05-2023 alle 07:19 sul giornale del 26 maggio 2023 - 16 letture

In questo articolo si parla di economia, articolo, Roberto Migliore

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