comunicato stampa
La Casa Famiglia voluta da Daniela Cesarini verrà realizzata nel complesso S. Martino

Una soluzione che ha ottenuto il parere favorevole dell’Asp Ambito 9, che dovrà gestire la struttura, dell’associazione Cesarini Onlus, dell’Associazione nazionale per la promozione e la difesa dei diritti civili e sociali delle persone disabili (Aniep) e della Associazione di famiglie e persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo (Anffas). Da anni abbiamo evidenziato la necessità di ascoltare e coinvolgere le associazioni competenti in materia e più volte, dentro e fuori il consiglio, avevano fatto notare le criticità legate alla scelta dell’immobile delle ex Giuseppine. Una decisione finalmente condivisa e che risponde “alle volontà del testamento olografo con il quale Daniela Cesarini ha individuato il Comune di Jesi quale suo erede universale”.
La realizzazione della comunità alloggio per persone con lievi disabilità si incastrerà con la ristrutturazione generale del complesso S. Martino, già prevista e finanziata con i fondi del Pnrr per 3,5 milioni. Inoltre, i locali dell’immobile delle ex Giuseppine, già acquistati dal Comune per lo stesso scopo, saranno anch’essi destinati a usi e servizi a sostegno delle persone con disabilità, allo scopo di migliorare l'inclusione sociale, potenziare il servizio offerto dalla nuova sede della comunità alloggio, nonché “incentivare il recupero di immobili di pregio storico e architettonico in stato di abbandono, alimentando la quotidianità del centro storico come luogo di vita e di relazioni sociali”. Una nota a parte merita la questione del parere dell'unico esecutore testamentario, ovvero Enrico Filonzi (anche se anche altri si qualificano sui giornali come tali).
Forse sarà stato intercettato da Filonzi Nicola, ex capogruppo di maggioranza ed ora consigliere di minoranza, che probabilmente non ha gradito la sua posizione in merito alla soluzione prospettata da questa Amministrazione per la realizzazione della casa famiglia voluta da Daniela. Lo stesso consigliere comunale infatti ha commentato pubblicamente su FB la notizia con affermazioni false e rancorose, salvo poi cancellare il suo stesso commento. Fatto ancora più grave se si pensa che quel consigliere riveste anche il ruolo di vicepresidente del Consiglio Comunale. La verità incontrovertibile è che l'esecutore testamentario ha sostenuto che la nuova ubicazione è coerente con le volontà di Daniela, così come espresse nel testamento. Tutto il resto è...

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