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comunicato stampa
Jesi Queer, sabato il primo Pride

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da Organizzatori


Siamo collettive transfemministe queer, singolu, froc3, non binary, trans, freak e mostre favolose, siamo nat3 o cresciut3 in questa valle e in questa regione storicamente cattolica e eterocisnormata e abbiamo deciso che è ora di portare per la prima volta per le strade le nostre corpe non conformi e le nostre istanze politiche che vogliono distruggere il binarismo di genere, l'eterocispatriarcato e l'omolesboabitransfobia.

Scendiamo in piazza per un grande e festoso corteo, perchè PRIDE significa orgoglio e noi siamo orgoglios3 di non essere come ci insegnano, orgoglios3 di dare al piacere e al desiderio la priorità sulla norma, orgoglios3 di camminare per strada come corpe froc3, non normate secondo gli standard di bellezza, di abilità, di sesso biologico, di ruoli di genere che il mondo capitalista eterocisnormato e iperproduttivo ci impongono da sempre. Siamo qui per distruggere tutto ciò che è imposto alla nascita e che diventa una sovradeterminazione dei e sui nostri corpi.

Siamo qui per affermare che violenza di genere e dei generi è anche sostenere il binarismo di genere, sostenere i ruoli di genere, sostenere la naturalità delle categorie di genere.
Siamo soggett3 non monogame o poliamorose che vogliono mostrare la propria idea di S-famiglia, in cui le relazioni affettive e amorose in cui decidiamo di stare contano quanto, se non più di, quelle di sangue.
Siamo anticapitaliste e contro il rainbowashing che accompagna troppo spesso la rivendicazione dei diritti sociali della comunità LGBTQIA+. Non ci serve che i grandi brand ci sfilino a fianco, né oggi né mai. Non siamo persone a cui vendere prodotti con le bandiere arcobaleno, siamo soggettività che hanno bisogno di essere riconosciute e rispettate. "Queer" non è un brand: i nostri corpi sono atti politici, perché ogni volta che usciamo di casa ci esponiamo alle critiche, alle occhiate storte, alla paura e alla violenza.

Siamo antisessiste, antirazziste, abolizioniste e transfemministe, crediamo che la lotta LGBTQIA+ debba intersecare tutte le lotte che mirano a distruggere il privilegio del maschio bianco eterocis borghese sui cui bisogni e desideri viene modellato il mondo. La lotta è intersezionale o non è. Transfemminismo è anticapitalismo.

Siamo insegnantu e studentu che chiedono una scuola realmente inclusiva che tenga conto delle singole identità di genere e le rispetti e le tuteli. Siamo persone che quotidianamente vivono la violenza di genere su noi stessu o sulle nostre sorell3. Siamo persone ancora patologizzate per la non adesione a canoni e a stereotipi. Abbiamo sensibilità multiple e non istituite, e vogliamo rivendicarle.
In definitiva, siamo tutti i tuoi incubi.

Ci vediamo sabato 17 giugno alle 15.30 al Palazzetto dello Sport di Jesi per partire in corteo fino a Piazza della Repubblica.
Sui canali social ig e fb della Colla, collettiva transfemminista di Jesi (@collatransfemministajesi) troverete tutte le info necessarie per godervi e far godere il pride a tutt3.
Abbiamo predisposto un modulo per rendere il corteo accessibile a tutt3 mappando le esigenze di ciascunu. Compilatelo qui: https://forms.gle/1UwqE7XjpxYptLUz5
Se avete necessità di altre informazioni correlate a accessibilità e bisogni individuali particolari potete anche chiamare il numero 3381611179.
Ci vediamo in piazza più ruggenti che mai.








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