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Previsioni Ecoterra: il contributo che puoi dare per la salvaguardia ambientale


Il cambiamento climatico in Italia
In base a recenti misurazioni e studi, le temperature medie annuali in Italia sono cresciute di 1,7°C negli ultimi due secoli. Come si è potuto vedere negli ultimi anni, in Italia ci sono meno piogge e più incendi, inoltre il paese ha dovuto affrontare diverse situazioni catastrofiche causate da violenti alluvioni, come quello che ha colpito l’Emilia Romagna.
Il Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici, fermo dal 2018, è stato aggiornato alla luce del netto peggioramento delle condizioni ambientali. Il fatto che fosse bloccato da ben 5 anni, sottolinea come anche il Governo italiano abbia preso il problema sottogamba.
Nel documento vengono riportati i cambiamenti di temperatura, specialmente quelli registrati durante l’estate. Si evince infatti che le temperature siano aumentate nelle regioni del Centro-Nord, storicamente più fredde e con precipitazioni più frequenti rispetto a quelle del sud. La siccità ha ovviamente colpito il settore agricolo, mentre il calore eccessivo ha causato diversi problemi nelle città, soprattutto agli anziani. Tra gli eventi climatici più significativi, oltre ai temporali del Centro-Nord, di Ischia e delle Marche, viene segnalato il crollo del ghiacciaio della Marmolada.
Il problema è che il cambiamento climatico è diventato un rischio per la popolazione, basta pensare alle vittime delle forti precipitazioni che inoltre, hanno privato molte persone delle loro abitazioni e dei loro averi.
In generale, se non dovessero venire applicate delle misure di salvaguardia dell’ambiente e di mitigazione, la temperatura in Italia potrebbe salire di altri 5°C fino al 2100, un anno in cui in teoria il cambiamento climatico potrebbe essere già una seria minaccia per l’intero genere umano. Il quadro per il futuro non è molto promettente, infatti in caso di forti mitigazioni, le emissioni di CO2 dovrebbero scendere entro il 2070 e stabilizzarsi entro la fine del secolo. Con una mitigazione più aggressiva, ovvero quella auspicata da molti, le emissioni dovrebbero dimezzarsi per il 2050.
Resta il problema della siccità, alla quale purtroppo sembra non ci sia una soluzione, specialmente al Sud. Gli interventi di mitigazione non hanno un effetto immediato, ma vanno attuati specialmente nel meridione, dove le temperature sono in netto aumento. Nel centro-nord invece, sarà necessario attuare dei sistemi di prevenzione contro i temporali, nelle zone abitate vicino ai fiumi.
I settori colpiti dal cambiamento climatico in Italia
Come detto in precedenza, il cambiamento climatico ha degli effetti sfavorevoli anche in altri campi. Il settore industriale, ad esempio, dovrebbe puntare sulle energie rinnovabili, ma si tratterebbe di una rivoluzione troppo difficile da compiere in un breve periodo. In Italia, come nel resto del mondo, ci sono diverse aziende che pubblicizzano la “sostenibilità”, ma effettivamente è difficile verificare se queste siano davvero attive nella lotta al cambiamento climatico.
Le temperature elevate, inoltre, possono inficiare altri settori, come ad esempio quello dei trasporti. Con il caldo eccessivo nelle città, ci saranno sempre meno persone desiderose di uscire. Inoltre, i mezzi di trasporto subiranno danni ai motori, dovuti al calore. Allo stesso modo, il riscaldamento può danneggiare strade e binari, rendendo necessari interventi continui.
Dall’altra parte invece, aumenterà la richiesta di aria condizionata che da una parte è necessaria per sopravvivere al caldo cittadino, dall’altra invece si rivela nociva per l’ambiente.
Anche il turismo, settore fondamentale per l’Italia, potrebbe perdere colpi. Secondo gli esperti, un aumento della temperatura di soli 2 gradi potrebbe portare i turisti a scegliere altre mete più “fresche”. Inoltre, il turismo di montagna potrebbe completamente svanire, o quantomeno perdere una grossa fetta di introiti, specialmente per gli impianti sciistici che hanno già vissuto anni decisamente complessi. Inoltre, anche il turismo marittimo potrebbe subire danni, infatti nel 2050 è previsto che il livello dei mari si alzerà di 7 centimetri, portando il Mar Adriatico e il Mar Ionio a coprire intere zone.
Si può dire quindi che il quadro per il futuro non sia proprio positivo. Va detto che la situazione climatica in Italia segue quella mondiale, per la quale è ovviamente necessario cercare soluzioni il prima possibile.
Nella lotta al cambiamento climatico, ogni tanto nascono delle realtà inaspettate che presentano delle soluzioni interessanti. Il settore delle criptovalute non è proprio famoso per la sua “sostenibilità”, ma sembra che negli ultimi due anni le cose stiano cambiando. Le criptovalute “green” sono sempre più presenti sul mercato, un segnale che anche chi investe in asset digitali vuole comunque cercare di contribuire a rendere il pianeta vivibile anche in futuro.
Sostenere l'ambiente e proteggere il clima con Ecoterra
Tra le migliori criptovalute eco friendly, ultimamente Ecoterra sta facendo molto parlare di sé. Come tutti i progetti con una roadmap da seguire, anche Ecoterra dovrà affrontare diverse sfide e cercare di catturare l’attenzione degli investitori anche dopo la sua presale.
Il progetto si basa sulla meccanica “Recycle 2 Earn” per incentivare gli utenti al riciclaggio, in modo da contribuire alla riduzione delle materie prime e di conseguenza limitare le emissioni di gas serra.
La piattaforma si basa sulla blockchain, offre agli utenti ricompense in criptovaluta e sotto forma di NFT che rappresenteranno i crediti di carbonio da scambiare sul marketplace di Ecoterra.
Recycle 2 Earn
Per avvalersi di questa innovativa funzione, gli utenti di Ecoterra possono usare l’app della piattaforma per scansionare il codice a barre di un imballaggio. L’app la confronterà con il database di Ecoterra, comprendente diverse marche.
Se l’imballaggio è nel database, allora sarà possibile depositarlo presso una RVM (reverse vending machine) e scansionare la ricevuta, in modo da guadagnare token $ECOTERRA da tenere o scambiare. Inoltre si potranno ottenere premi in token scansionando la bolletta dell'elettricità di fonti rinnovabili, sempre usando l’app di Ecoterra.
Per il settore B2B, Ecoterra vuole creare un marketplace per i materiali riciclabili, dedicato ad aziende e privati. L'offerta di un marketplace blockchain per i materiali riciclati è una novità, inoltre Ecoterra ha già avviato delle collaborazioni con diverse aziende del settore dei rifiuti.
Chi vuole sostenere il progetto, può ancora partecipare alla presale. Il token nativo $ECOTERRA ha un valore di 0,00925 dollari, almeno fino al listing sugli exchange che avverrà con il lancio effettivo della criptovaluta.
È possibile acquistare il token sia con ETH, USDT, oppure con carta di credito tramite l'app MetaMask.
Conclusione
Tutti possono contribuire a limitare i danni causati dal cambiamento climatico, proteggendo l’ambiente.
La tecnologia blockchain offre una base ideale per criptovalute “green”, in quanto tutte le transazioni vengono memorizzate in modo sicuro e affidabile.
Ecoterra si rivolge principalmente a consumatori, piccoli investitori e principianti nel campo delle criptovalute che vogliono sostenere un progetto legato alla sostenibilità.

SHORT LINK:
https://vivere.me/ed1Y
