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Via Jugoslavia resta al suo posto. Respinta la mozione di Grassetti (FdI) per cambiargli nome

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di Michele Paoletti
redazione@viverejesi.it


Nell’ultima seduta del Consiglio Comunale di Jesi, la maggioranza ha respinto una mozione dell’avvocato Antonio Grassetti, che alle Amministrative 2022 era candidato a sindaco di Fratelli d’Italia, rimasto fuori dal ballottaggio, la quale mirava a cambiare nome a via Jugoslavia.

L’esponente del partito della premier Giorgia Meloni aveva posto all’attenzione dei colleghi Consiglieri il tema della sostituzione della denominazione della via che si trova nei pressi del quartiere Europa, tra lo stadio Pacifico Carotti ed il palasport Ezio Triccoli. “Dopo oltre vent’anni di guerre e tragici sconvolgimenti – si legge nel testo della mozione –, quella Terra oltre l'Adriatico, nel frattempo trasformatasi in varie forme di Stato tra le repubbliche che ne componevano il corpo istituzionale, politico e sociale, il 21 Maggio 2006 venne definitivamente sciolta (…). La Jugoslavia – continua Grassetti –, dunque, non esiste più. A Jesi permane un’anacronistica ‘via Jugoslavia’, a cui appare opportuno, sensato e logico sostituire la denominazione”. Pertanto, l’esponente della destra cittadina proponeva alla Commissione toponomastica di individuare una nuova denominazione per quella strada. Alla votazione erano presenti 21 Consiglieri su 25. La maggioranza ha votato compatta per il “no”, mentre si sono astenuti Cioncolini e Filonzi per “Jesiamo”, Catani per “Patto x Jesi”, Sorana per “Orizzonte Jesi” e Rossetti per “Riformisti per Jesi”. Favorevoli il firmatario e la collega di partito Cercaci.








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