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Esame del DNA sui denti per capire se lo scheletro trovato a Roma è quello di Andreea


Lo scopo è quello di verificare se possa trattarsi dei resti di Andreea Rabciuc, la ragazza scomparsa a marzo 2022 lungo la Montecarottese. A quanto emerge l’esame verrà effettuato dai denti, che sono una ottima fonte di Dna anche post-mortem. A partecipare alle operazioni dovrebbe esserci anche il pool difensivo di Simone Gresti, per ora unico iscritto nel registro degli indagati in mano al Pm Irene Bilotta per spaccio di sostanze stupefacenti e sequestro di persona, con il perito di parte che controllerà che le operazioni siano effettuate correttamente, trattandosi di esame irripetibile.
Gli esiti dovrebbero conoscersi entro 15 giorni. A far pensare che potesse trattarsi del cadavere della ragazza di origini rumene che risiedeva a Jesi, c'è anche una collanina che lo scheletro ritrovato il 1 luglio nella Capitale in via Ettore Fieramosca aveva addosso. Nel frattempo alla Procura capitolina, competente del ritrovamento del cadavere in avanzato stato di decomposizione, la Pm Giulia Guccione ha avviato una indagine che va, logicamente, anche in altre direzioni e sta verificando se ci sono analogie con casi di donne scomparse. Di questo avviso sarebbero anche le sensazioni della mamma di Andreea, Georgeta Cruceanu, che ieri si è detta convinta in cuor suo che non si tratti della figlia.
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