x

SEI IN > VIVERE JESI > ATTUALITA'

articolo
Distretto sanitario San Francesco: spostamento in alto mare. Rischio intasamenti in via Guerri

3' di lettura
740

di Michele Paoletti
redazione@viverejesi.it


Il Distretto sanitario di via San Francesco sarà chiuso a breve (anche se ancora non si sa bene quando), ma ad un mese esatto dal consiglio comunale in cui il sindaco Lorenzo Fiordelmondo aveva confermato lo spostamento, una soluzione alternativa sembra ancora non esserci.

La struttura che è il punto di riferimento sanitario per il nord della città, serve un target di popolazione di età avanzata ed in condizioni normali effettua circa 50 prelievi giornalieri, dovrebbe trovare una ricollocazione presso il cosiddetto Ospedale di comunità, nell’area del “Carlo Urbani”, finanziato con i fondi del PNRR, che comunque non sarà pronto prima di altri due anni. Nella seduta dell’assemblea cittadina di giovedì 29 giugno, un mese fa esatto, il primo cittadino, rispondendo ad una interrogazione dei consiglieri di opposizione Quaglieri (Jesiamo) e Catani (Patto x Jesi), aveva riferito che l’amministrazione recependo le indicazioni dell’A.S.T. aveva valutato uno spostamento temporaneo del Distretto in via Tessitori (nei pressi del campo Boario) o in un locale attualmente adibito a studi medici nelle vicinanze del centro che verrà chiuso, scartandoli però entrambi perché ritenuti inadeguati, optando infine per l’ex-Sert di via Vittorio Veneto, a pochi passi dall’arco Clementino.

Ci sarà ovviamente un piccolo momento di attivazione – aveva osservato Fiordelmondo in Consiglio – perché quegli spazi dovranno essere allestiti”, indicando il tempo necessario in “probabilmente una quindicina di giorni”. Intanto però, è passato un mese esatto ed al distretto di San Francesco la gente inizia ad andare di meno pensando sia già in smobilitazione, mentre il luogo alternativo non è ancora pronto. Il rischio è quello che nel frattempo si sovraccarichi il Poliambulatorio di via Guerri, in zona Prato, quindi bisogna fare presto. Inoltre, resta il problema dei parcheggi, che in un edificio come quello dell’ex-Sert, a ridosso del Corso ed in pieno centro, rischiano di essere largamente insufficienti ed obbligare gli utenti a lunghi tratti da fare a piedi. Il sindaco, sempre nella seduta del 29 giugno, aveva riferito che, facendo proprie le indicazioni della Ast, stava valutando “la possibilità di insediare qualche parcheggio per disabili in più rispetto a quelli che ci sono attualmente” e, sfruttando una convenzione con la stessa Ast sull’area dell’ospedale abbattuto in viale della Vittoria che sorgeva proprio alle spalle del Sert, “di valutare la disponibilità di un pezzo dell’area dell’ex-ospedale da attrezzare a parcheggio”.

I lavori per l’allestimento dell’ex Sert, però, non sembrano poter essere di poco conto. Infatti, se è vero che la chiusura del Distretto di via San Francesco si è resa necessaria perché in quei locali sussiste “un ammaloramento – spiegava il sindaco ai consiglieri comunali – rispetto al quale anche interventi di ripristino non avrebbero consentito di mettere tutto nelle condizioni ideali, alla luce della normativa attuale” e che “non c’è più un ambiente di lavoro ideale in rispetto della salubrità”, è anche vero che la struttura di via Vittorio Veneto risulta essere obsoleta e chiusa da anni, richiedendo a sua volta una profonda ristrutturazione e messa a norma. E per ora, almeno dall’esterno (vedi foto) passi in avanti non sembrano essere stati fatti.

È attivo il servizio di notizie in tempo reale tramite Whatsapp, Telegram e Signal di Vivere Jesi.
Per Whatsapp iscriviti al nostro canale oppure aggiungi il numero 376.0319490 alla rubrica ed invia allo stesso numero un messaggio con scritto "notizie on".
Per Telegram cerca il canale @vivereJesi o clicca su t.me/viverejesi. Per Signal clicca qui.









qrcode