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Mesi dopo le minacce di morte, Massimo Stronati vive ancora sotto scorta. Per lui livello di attenzione ancora alto

2' di lettura
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di Michele Paoletti
redazione@viverejesi.it


Come si è appreso a fine maggio scorso, l’imprenditore jesino presidente di Interporto Marche Spa, Massimo Stronati si trova sotto scorta da parte delle Forze dell’Ordine.

La Prefettura di Ancona aveva disposto il provvedimento di tutela personale a Stronati dopo i numerosi messaggi di minaccia pervenutigli nella prima parte del 2023 in forma anonima. “Mr.Amazon”, come è stato rinominato Massimo Stronati dopo aver recuperato e condotto in porto l’operazione per la costruzione del mega-hub del colosso mondiale dell’e-commerce Amazon, è tutt’ora sorvegliato a vista da agenti di scorta, che lo accompagnano durante tutti i suoi spostamenti fuori dalla propria abitazione. Anche in questi giorni di ferie, i movimenti dell’imprenditore sono seguiti dai carabinieri o dai poliziotti, in compagnia dei quali è stato notato sia in città che in altre località della zona. Il che fa pensare che la guardia sia attualmente alta nei suoi confronti o che addirittura il servizio di sicurezza possa essere stato rinforzato, magari a seguito di altre minacce ricevute o delle precedenti ritenute ancora molto serie.

Alla costruzione del colossale stabilimento, che sta crescendo a velocità impressionate in zona Coppetella (vedi foto sotto) dopo il taglio del nastro del cantiere avvenuto il 24 maggio scorso, stanno lavorando qualcosa come 800 persone. La consegna delle chiavi è prevista per il prossimo anno, mentre l’attività a pieno regime di quello che diventerà i magazzino di smistamento di riferimento di Amazon per il sud Europa, il terzo per grandezza nel vecchio Continente, è prevista per inizio 2025. La forza lavoro che sarà assunta dovrebbe aggirarsi intorno alle 1000 persone.

Nonostante ciò, continuano a non mancare specie via social spunti polemici sull’intera operazione Amazon. Anche nei giorni scorsi, infatti, si sono letti sui social network diversi pareri discordanti, espressi in modo più o meno colorito, circa il saldo vantaggi/svantaggi dell’operazione. Ma al netto di tutto ciò, c’è una persona, uno jesino, che vive questa odiosa condizione da uomo “sotto scorta”, che ne limita fortemente le libertà personali e crea una condizione di continua apprensione per la propria sicurezza e quella dei suoi cari. Una condizione per la quale meriterebbe rispetto da parte della comunita’.










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