comunicato stampa
"I giardini pubblici di Largo Saponari in centro storico, usati come privati da due famiglie", la protesta dei residenti

All'ombra della nostra Cattedrale, si trovano dei giardini pubblici meta di sposini per farvi le foto del loro matrimonio. Oggi questi stessi giardini che dovrebbero essere appunto pubblici ed usufruibili da tutti, sono ostaggio di due famiglie residenti nella zona che li utilizzano come fossero di loro esclusiva proprietà.
I giardini vengono puntualmente utilizzati e occupati con sedie, barbecue, tappetini etc. oppure utilizzati come deposito di biciclette o giocattoli. Ogni mattina poi, vengono stesi ad asciugare stendini di biancheria e tappetti utilizzando anche le ringhiere della piazzetta, come fossero stenditoi.
Tutto il quartiere ha cercato nel tempo un dialogo costruttivo per cercare di far capire che ci sono delle regole e che queste valgono per tutti, ma ovviamente senza successo. Ogni qual volta si cercava di far comprendere che certe cose non si possono fare e che va rispettata anche la libertà altrui, venivamo tacciati di razzismo nei loro confronti e in taluni casi, minacciati verbalmente.
La situazione è già stata denunciata più volte sia alla locale polizia municipale, che quando può, interviene per far rimuovere stendine, coperte e quant'altro. Ovviamente però, quando gli agenti girano l'angolo, questi vengono derisi e gli stendini ricompaiono come funghi, Incuranti delle multe eventualmente elevate perché tanto, come dichiarato dai protagonisti, queste non verranno pagate!
Tale situazione è stata denunciata sia alla vecchia che alla nuova Amministrazione comunale, ma senza ricevere ovviamente soluzioni concrete.
Come se non bastasse, una delle famiglie, è solita parcheggiare un furgoncino di quasi 5 metri sotto le scalette della Piazza, pretendendo che i residenti parcheggino in modo appropriato, altrimenti non riuscirebbero a entrare e uscire agevolmente dai vicoli per raggiungere il loro "parcheggio" che considerano privato. Più volte è capitato di ritrovarsi le macchine graffiate sul paraurti o sulle fiancate. Oltretutto il furgoncino di cui sopra ostacola anche l'ingresso ad alcune abitazioni e garage di persone anziane, che per quieto vivere non hanno voluto/potuto fare niente.
Mi auguro che questa lettera di denuncia possa servire come un sasso nello stagno per far tornare la serenità in un quartiere che oramai da anni l'ha perduta.
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