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Malagò al cantiere del PalaScherma: "Lo sport italiano deve essere grato a Jesi" (foto)


Un gesto atteso da tempo ed anche dovuto, se si considera che proprio il CONI ha finanziato l’opera per un totale di un milione ed ottocentomila euro, ai quali si aggiungono i due milioni della Regione ed i circa settecentomila del Comune, per un totale di quattro milioni e mezzo di spesa previsti dal progetto definitivo. A salutare Malagò facendo gli onori di casa c’erano il sindaco di Jesi, Lorenzo Fiordelmondo, il suo vice nonché assessore allo sport, Samuele Animali ed il presidente del Club Scherma Jesi Maurizio Della Bella, insieme all’assessore regionale allo sport Chiara Biondi, al presidente della provincia di Ancona Daniele Carnevali, al presidente del CONI Marche Fabio Luna (insieme al suo vice, lo jesino Marco Porcarelli) ed al presidente della Federazione Italiana Scherma Paolo Azzi. Ma nella platea, ricavata sopra la gettata di cemento dove si eleveranno a breve le mura che conterranno le ben 17 pedane del nuovo PalaScherma jesino, non sono voluti mancare le ex campionesse olimpiche Giovanna Trillini ed Elisa Di Francisca, il fresco oro mondiale Tommaso Marini, l’ex sindaco Massimo Bacci ed i suoi ex assessori Ugo Coltorti e Roberto Renzi, molti ragazzi del Club Scherma Jesi e semplici cittadini. Non hanno fatto mancare la loro presenza anche le Forze dell’ordine: il neo commissario di P.S. vice Questore Paolo Arena, il Capitano e comandante della compagnia Carabinieri di Jesi Fiorello Balsamo, il Luogotenente e comandate della stazione di Jesi Fiorello Rossi e il comandante della Compagnia Guardia di finanza Capitano Gianmarco Di Deodato.
“Questa che stiamo costruendo – ha detto il sindaco nel suo intervento – è pur sempre una scuola, dove si insegnerà, oltre alla scherma, anche il rispetto ed il saper competere in modo leale”. L’assessora allo sport della Regione Marche, parlando dell’impegno dell’ente che rappresenta, ha invece osservato che “lo sport è una grande palestra di inclusione e va sostenuto per questo”. “Una struttura nuova per una realtà – ha detto il presidente Carnevali – che coniuga tradizione e futuro, ed è un vanto del nostro territorio”.
Entusiasta per la struttura che sorgerà a Jesi anche il presidente della Federazione Italiana scherma: “Sono qui per dare il giusto risalto ad un evento importante per la scherma, ma anche tutto lo sport italiano. Quello che chiamate “vecchio” palasport – ha osservato –, grazie ai successi che Jesi aveva fornito allo sport italiano, era una struttura di eccellenza nei decenni scorsi per il nostro sport. E questo nuovo Palascherma proseguirà in questa direzione, proponendosi come palestra di vita, oltre che della scherma, per i nostri ragazzi”.
“E’ un giorno di festa. Questo cantiere – ha detto Maurizio Della Bella – quando sarà completato costituirà la chiusura di un sogno. Dietro c’è la storia di tante persone che lo hanno reso possibile, perchè ci hanno creduto. Una staffetta tra due amministrazioni, quella Bacci che ha fortemente creduto in questo progetto, e quella attuale che si sta curando del completamento di un’opera che deve contribuire a continuare a far conoscere Jesi in tutto il mondo. Ma grazie a Malagò che ha credito a questo progetto e ha contribuito a realizzarlo, così come la Regione e la Federazione Scherma”.
Chiamato in causa e ringraziato da tutti, il presidente del CONI Giovanni Malago, proveniente da Roma e diretto alla festa di Valentino Rossi a Tavullia, ha preso la parola tra gli applausi: “Mi sembrava doveroso essere qui dopo tanti rinvii, non ultimo quello per la posa della prima pietra non effettuato per le restrizioni della pandemia. Qualche anno fa un Governo decise opportunamente di destinare 100 milioni di euro alle infrastrutture sportive e di fare opportunamente decidere a quali opere destinarli una commissione del CONI. Sono state 1800 le domande pervenute. Meno del 10% hanno passato il bando (diversi erano i parametri da rispettare). Jesi stravinse!”. “Non so se l’aria, il cibo o la costituzione che rende possibile questo miracolo – ha chiosato Malagò parlando delle numerose medaglie d’oro che la scherma jesina ha dato all’Italia –, ma so che lo sport italiano deve essere grato a Jesi”.
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