comunicato stampa
Sabato flashmob in favore delle vittime della repressione del governo iraniano


L'iniziativa è finalizzata ad esprimere solidarietà alle persone che stanno continuando a protestare pacificamente per il rispetto dei fondamentali diritti umani e la fine delle norme discriminatorie contro le donne. Si vuole inoltre chiedere al governo italiano e alla comunità internazionale di tenere alta l'attenzione sulla situazione in Iran e di esercitare una maggiore pressione sul governo iraniano affinché allenti la sua morsa repressiva.
Otto manifestanti sono stati messi a morte in relazione alle proteste dell'ultimo anno e decine di persone, tra cui tre minorenni, rischiano di essere giustiziate per lo stesso motivo. La pena capitale è utilizzata come strumento per terrorizzare e ridurre al silenzio e alla sottomissione la popolazione. Nei primi mesi del 2023 si sono registrate nel Paese oltre trecento esecuzioni, per reati che comprendono rapporti sessuali tra adulti consenzienti, crimini di droga o la pubblicazione di messaggi sui social media.
Più di cinquecento sono state le persone uccise durante le proteste e decine di migliaia gli arresti. Amnesty international ha recentemente denunciato minacce, arresti e violenze anche a danno dei parenti di alcune vittime per impedire loro di chiedere giustizia. Continuano le notizie di donne aggredite o imprigionate perché non indossano l’hijab. Ma continua anche, in mille forme, la coraggiosa resistenza delle cittadine e dei cittadini iraniani, soprattutto più giovani. A loro va la nostra solidarietà e il nostro sostegno.

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