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Ancora una truffa online: compra una piscina idromassaggio che non gli arriva mai, denunciato un 32enne di Foligno

2' di lettura
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di Giulia Mancinelli
redazione@viverejesi.it


polizia
Gli agenti del Commissariato di Polizia di Jesi, coordinati dal vice questore Paolo Arena, a seguito di una articolata attività investigativa, ha denunciato in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria un 32enne di Foligno per il reato di truffa.

La vittima, lo scorso mese di agosto si era presentata in Commissariato per denunciare di aver notato sul sito subito.it un annuncio di vendita di una piscina idromassaggio al prezzo di 300 euro. A quel punto aveva contattato il venditore, tramite messaggistica del sito, manifestando la volontà di acquisto. Quest’ultimo, ha comunicato i dati iban finalizzati al bonifico di 300 euro che è avvenuto dopo qualche giorno. Subito dopo la vittima ha ricevuto dal venditore un codice di tracciamento dell’oggetto ma una volta inserito nel sito non compariva il riferimento ad alcuna spedizione.

Il venditore, prima ha accampato delle scuse pretestuose per poi non rispondere più ai messaggi. Gli accertamenti rapidamente espletati dagli agenti di Polizia sull’iban dove era stata accreditata la somma, hanno consentito di risalire alla carta postepay evolution alla quale era associato, intestata ad un soggtto di Foligno con numerosi precedenti specifici per truffa. Da qui il deferimento dello stesso alla Procura competente per territorio ovvero Perugia.

La lotta alle truffe, è parte di una precisa azione strategica investigativa portata avanti dal Commissariato di Jesi secondo le direttive del neo Dirigente Vice Questore Dr Paolo Arena. Trattasi, infatti, di reati in continua crescita, invisi alla collettività in quanto mirano a carpire la fiducia di tanta ignara gente inducendola, con l’inganno e la persuasione, in errore in modo da conseguire lauti guadagni su tutto il territorio nazionale. La Polizia di Stato, pertanto, invita i cittadini a prestare la massima attenzione quando si è in rete per non cadere in trappola: evitando di fornire dati personali, password, altre informazioni, di dire la parola SI, evitando altresì di cliccare su link sconosciuti, di aprire mail e scaricare allegati, ed in caso di richieste di denaro dalla banca o ufficio postale, contattando subito le proprie filiali per avere delucidazioni.

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