x

SEI IN > VIVERE JESI > ATTUALITA'

articolo
Jesina Pallanuoto: un gruppo giovanile si allenerà al Federico II, ma il ritorno a Jesi è ancora utopia

3' di lettura
128

di Michele Paoletti
redazione@viverejesi.it


La Jesina Pallanuoto, la cui 1^ squadra e la juniores giocano ad Ancona e si allenano a Chiaravalle, muove un piccolo passo per tornare a casa. Il gruppo Esordienti (under 12), infatti, si allenerà due volte a settimana alla piscina dell'Hotel Federico II.

L'evento ben augurante è stato presentato questa mattina con una conferenza stampa tenutasi al Federico II, a cui hanno partecipato il vice sindaco Samuele Animali e il consigliere comunale Rudi Curzi, il direttore del noto hotel jesino Andrea Ferrari Acciajoli, il presidente della Jesina Pallanuoto Gigio Traini insieme all'allenatore delle giovanili Dusan Vidovic.

Il “7 bello” jesino è costretto da anni all'esilio a causa della assenza in città di piscine regolamentari per la disputa di gare ufficiali. La Federazione chiede una vasca di 33 metri per 21, di cui 30 per 20 da adibire all'area da gioco, con altezza minima di un metro ed 80 centimetri. Purtroppo, la piscina comunale arriva solo a 25 x 12,5 e l'altezza, che tocca i 2 metri, parte da appena 1,50. La “Federico II” arriva anche oltre i 3 metri di profondità, ma da un lato parte da appena 1,30, risultando idonea solo per i giovanissimi. “L'Amministrazione fa solo da testimone - ha detto il vice sindaco ed assessore allo sport, Animali -, in quanto non è stata parte attiva, ma è stata testimone per questo ritorno importante per la città, in quanto questa società rappresenta Jesi nel suo sport. Non avendo modo al momento di avere a Jesi una vasca delle dimensioni richieste, perché si tratterebbe di un investimento importante e non ci sono progetti in tal senso, ci accontentiamo di veder tornare almeno i ragazzi. Costruire una piscina ex novo richiederebbe una somma ingente, che richiederebbe di intercettare un finanziamento che al momento non c'è”.

La Jesina Pallanuoto, dopo i quasi tre anni di pandemia che hanno praticamente azzerato il settore giovanile che viaggiava su numeri discreti viste le difficoltà logistiche (juniores,, allievi e ragazzi si allenano tra Chiaravalle e Moie), ha ripreso lo scorso anno l'attività, mettendo insieme 35 iscrizioni. Quest'anno l'incremento è stato incoraggiante e le adesioni hanno superato le 70 unità. Nel 2022 è stato aperto anche un settore femminile e l'obiettivo è, in un po' di tempo, creare anche un “7 rosa” leoncello. La prima squadra, che continuerà a giocare le proprie gare interne nella piscina di Ancona, è iscritta al campionato di Serie C, dopo essere retrocessa dalla B due anni fa, in un girone interregionale con le altre marchigiane e le emiliano-romagnole. “E' difficile continuare a fare attività in questo modo - ha raccontato il presidente della Pallanuoto Jesina ed ex bandiera della Marche Nuoto Jesi, Traini - perchè a volte viene spontaneo chiedersi cosa c'entra avere il logo di Jesi sulla maglia se stiamo sempre a fare attività fuori dalla città. Poi prevale il cuore e l'orgoglio di portare lo stemma del leone rampante. Finché possiamo teniamo in piedi la società”. Il presidente ha poi ringraziato, oltre all'Amministrazione, anche l'Hotel Federico II per aver dato questa chance di tornare almeno ad allenarsi a Jesi con gli Esordienti. “Grazie al direttore Ferretti Acciajoli, possiamo partire dai più piccoli, con la speranza di tornare un domani ad allenarci tutti a Jesi. Questo è il nostro sogno, sperando che arrivino fondi per la costruzione di una piscina olimpionica”. Una speranza che sarebbe anche un'opportunità enorme per la città, dato che da Riccione al Salento, stando a quanto riferisce la Jesina Pallanuoto, non esiste una piscina coperta omologata per attività nazionale ed internazionale: “Jesi potrebbe diventare punto di riferimento dell'intera regione e di quelle limitrofe”.










qrcode